“Noi nel tempo” di Tarquinio Minotti, fotoreporter e documentarista della storia monticiana
Tarquinio Minotti – classe 1946 – continua instancabile a ricostruire fotogramma per fotogramma il vissuto della sua gente, dagli avi agli ultimi discendenti, riportando tutto al presente, reso vivo e smagliante dalle poche evocative parole con cui, da poeta dell’ ‘ordinario’ qual è, l’autore accompagna ogni immagine. Così è stato per tutti i suoi precedenti racconti fotografici – da L’immagine dei ricordi (2002) a Monticiani in divisa (2010) e Tutti a scuola (2013) tutti editi con Photo Club Controluce – ma nella recente opera Noi nel tempo “l’amore che move ‘l sole e l’altre stelle”, che inaugura la Collana Fotografia delle Edizioni Controluce, direttore editoriale Armando Guidoni, alla voce di Tarquinio, commentatore puntuale e umanissimo di ogni fermo immagine, si aggiunge il coro degli autori di ogni nazionalità e d’ogni tempo che hanno cantato l’amore. Dalla Genesi: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne” a Saffo: “Scuote Amore il mio cuore/ come il vento sul monte/ si abbatte sulle querce” a Catullo: “Baciami mille volte e ancora cento poi nuovamente mille e ancora cento e dopo ancora mille e ancora cento…” a Totò: “L’ammore è comme fosse nu malanno ca, all’intrasatta, schioppa dint’ ‘o core senza n’avvertimento, senza affanno, e te pò ffa’ murì senza dulore” a Kafka: “Se c’è qualcosa di cui sono sicuro è che vorrei coprirti di baci” a Maria Laura: “Strano l’amore, in un attimo ti svuota dentro e poi ti riempie il cuore” a Lao Tzu: “I legami più profondi non sono fatti né di corde, né di nodi, eppure nessuno li scioglie” ai versi di altre alcune centinaia di poeti, fra antichi e contemporanei, che si sono fatti interpreti di un sentimento che tutti travolge e appassiona, pur restando il mistero indefinibile e sfuggente sempre tutto da esplorare. Oltre 400 pagine per raccogliere le foto ricordo delle nozze celebrate in oltre 150 anni nel comune di Monte Compatri, un regalo senza prezzo per la storia locale, per i protagonisti che in questo prezioso album di “famiglia” potranno ritrovarsi e per tutte le generazioni che potranno assistere, sebbene a distanza di decenni, al momento del sì dei loro antenati. Ulteriore pregio di questa – per ora ultima – opera di Tarquinio Minotti l’iniziale premessa “Breve storia del Matrimonio”, uno studio che tanto breve non è e spazia dalla Grecia antica ai giorni nostri dipanandosi fra storia tradizioni ordinamenti e curiosità che abbracciano un po’ tutte le culture. E partendo dal registro degli atti di matrimonio, ecco emergere dal lontano 1860 l’immagine color seppia degli sposi Giuseppa Missori e Agesilao Martorelli che danno l’avvio alla narrazione fotografica che si concluderà con le immagini a colori del 2016 degli sposi Margherita Romeo Arena e Mauro Catoni. E tra l’inizio e la fine di questa lunga emozionante rappresentazione, tutto un mondo che parla di vita e parla d’amore, sempre diverso e sempre uguale a se stesso nonostante gli attraversamenti storici e le trasformazioni sociali che continuamente attentano alla memoria personale e collettiva. E su questa considerazione ci piace chiudere con le parole di Tarquinio Minotti nella sua breve introduzione: “Sì, una fotografia come una poesia scava dentro di noi, come un profumo accende i sensi e i ricordi e porta fuori dal nostro mare profondo le cose migliori di noi, dimenticate nel corso di una vita”.
Un’opera unica che resterà sempre viva, cosparsa d’amore e da “”petali di poesia”