Noi, la nostra storia, la vita e le favole
Le parole di Nelson Mandela hanno segnato la strada: «un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare». Così, noi ci portiamo nel silenzio dell’anima i sogni della nostra voglia di vivere e le emozioni delle cose vissute davvero. Noi, la nostra storia, la vita e le favole è un viaggio nell’anima. Di quest’anima, se resti in silenzio, ti sembra di sentirne il respiro, e dentro quest’anima, pur nella conflittualità di ciò che noi siamo, di ciò che viviamo, di ciò che amiamo, di ciò che sogniamo, ci incamminiamo per arrivare in fondo alle cose che stiamo cercando.
“Inventati, inventati, inventati motivazioni ma non arrenderti mai / La vita è davvero importante se hai un sogno da vivere e una donna da amare”. Ma non tutto è facile perché “la vita non è mai un sentiero facile”, soprattutto quando dentro di noi la realtà di ciò che viviamo si contrappone a ciò che sogniamo. Allora l’anima è un mare in tempesta, ma non è un vento usuale che muove le sue onde, è il vento delle emozioni. È un vento tumultuoso, a volte sereno, e anche quando soffia leggero ha la stessa forza di un uragano, dove i pensieri si muovono come fossero gabbiani che giocano nell’aria dentro i colori del cielo e del mare. All’orizzonte, la Fata Morgana, con la sua magia, ha posto una montagna coperta di neve ed è così che mare e neve si fondono. Scendi profondo, scendi in quell’anima.
Noi, la nostra storia, la vita e le favole è Amore che vuole essere solamente Amore, e qualora tu volessi cercarne i confini non li troveresti, e l’universo, a confronto, è soltanto un palmo. Amore è ritrovarsi dentro lo stesso pensiero, in un raggio di luna che illumina il cielo, in un fiume che scorre sereno verso il mare e le nostre mani unite, palmo con palmo e dita intrecciate, per non camminare mai da soli.
Noi, la nostra storia, la vita e le favole vuole essere una speranza e mai un’illusione, anche quando ti accorgi che non c’è più tempo, perché vorresti reinventare la vita ma non puoi, quando la malinconia è un pensiero che ti porta lontano, è non avere due ali per continuare a volare, è una storia ancora da vivere, è salutare, da un treno che parte, qualcuno che non hai voglia di lasciare, è guardare negli occhi un uomo deluso, è continuare ad aspettare qualcuno sapendo che non arriva, è pensare a ciò che oggi non è stato ma che forse sarà domani. Allora la mente ritorna indietro nel tempo, “piccole piume di ali insicure di un gabbiano nato da poco che ancora non conosce il coraggio e che ancora non vola”, e rivedi davanti quel mondo di favole di quegli anni quando l’inverno era davvero freddo, quasi a somigliare al cuore di un uomo quando nasconde una malinconia. Per noi bambini c’era soltanto la strada, la televisione era ancora lontana, e lontano era tutto il resto e quel mondo di giochi che, oggi, quasi ogni bambino si trova tra le mani e, a volte, anche senza sapere cosa farsene. La sera d’inverno, si sa, scende presto, così si chiudeva la storia di un giorno sempre uguale. Il tempo che muove se stesso ed ecco l’estate, con le stelle sopra di noi e le lucciole intorno e sull’aia una bimba giocava con la luna.
Ti ho raccontato una piccola parte della mia storia e ciò che io sono è nella mia anima.
Nunzio Gambuti
itunes.apple.com/us/artist/nunzio-gambuti/id447818003 – Stati Uniti
www.amazon.com/Nunzio-Gambuti/dp/B005BXVOJW
– DOVE SEI – videoclip.f4v – YouTube
Face Book – Voci d’autore
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento