No e ancora No alla Bretella Cisterna Valmontone
Si alla cura del ferro e manutenzione dell’attuale rete stradale
Pieno e incondizionato sostegno al “Comitato No, alla bretella Cisterna Valmontone”. Con cittadini, associazioni e forze politiche, venerdì 12 aprile si è svolta a Casale Malatesta l’Assemblea del Comitato per ribadire la contrarietà ad un’opera inutile, dannosa sul piano ambientale e antieconomica. Un intervento nel segno di un passato ampiamente superato e anacronistico come emerso, ormai da anni, per voce delle stesse banche chiamate a finanziare l’opera in project financing. Eh già, proprio le banche, che partendo dall’analisi dei flussi di traffico, già nei primi anni 2000, giudicarono l’opera non remunerativa e per questo non finanziabile. Da allora, un ampio fronte trasversale, delle forze politiche, ha inteso ugualmente procedere alla sua realizzazione caricandone gli oneri interamente sul bilancio pubblico. L’ennesima opera doppiamente inutile, perché oltre al danno ambientale, sottrae utili risorse per sostenere il processo di transizione ecologica di cui invece abbiamo un disperato bisogno. E poi, l’ennesimo esempio di greenwashing, con risibili richiami a soluzioni tecnologiche che mirano solo a dare una falsa immagine sotto il profilo dell’impatto ambientale, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica, secondo un consapevole e pilotato processo di comunicazione. Un ingiustificato e antieconomico consumo di suolo, devastante per il territorio, a solo vantaggio dei cementificatori e del polo industriale e commerciale dell’alta valle del Sacco che avrebbe un collegamento su gomma direttamente con l’area Pontina sottraendo economia, risorse e qualità della vita a Velletri, Lariano, Cori ed Artena. Europa Verde Velletri è da sempre contraria a questa opera, dal costo di 1 miliardo di euro, che non risolve il tema della mobilità del nostro quadrante, sia per le persone che per le merci. L’alternativa è chiara: potenziare, con quelle risorse, il trasporto su ferro trasformando, ad esempio, la linea regionale Roma Velletri in una metropolitana leggera, investendo nell’ ammodernamento, sia in termini di sicurezza che di tecnologia e sugli attuali tracciati delle strade provinciali nei comuni interessati.
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