NO – BODY IS EMPTY sculture di Giovanni Pinosio
NO – BODY IS EMPTY
sculture di Giovanni Pinosio a cura di Raffaella Lupi e Riccardo Benedini
Il 29 ottobre, l’anatomia della leggerezza di Giovanni Pinosio si fa performance con la sua nuova opera in filo di metallo e incontra il lavoro visuale ed emozionale di Riccardo Benedini
29 ottobre, Galleria Sinopia Via dei Banchi Nuovi, 21/b – Roma
Performance con l’artista Giovanni Pinosio – ore 18.00
Con la conclusione della Rome Art Week 2022, arriva anche l’ultimo appuntamento con la mostra No-Body is Empty di Giovanni Pinosio, a cura di Raffaella Lupi in collaborazione con lo scrittore Riccardo Benedini e allestita presso la Galleria Sinopia di Roma. L’artista è stato presente in Galleria dal 25 ottobre, impegnato in una residenza d’artista per la realizzazione di una nuova scultura in filo di metallo che sarà inaugurata sabato 29 ottobre alle ore 18.00. L’ultimo atto sarà quindi dunque un disvelamento dell’installazione, una performance e un’azione conclusiva dell’impianto installativo originale di No-Body is Empty, in cui una semplice bilancia pesa la matassa di ferro che lo scultore utilizza per ricamare la propria idea di interiorità, attraverso dei corpi dove materia e spazio diventano compresenti, dialogando tra di loro.
Non solo mostra alla Galleria Sinopia: ad accompagnare No-Body is Empty, in anteprima assoluta, verrà proiettato un cortometraggio nato dalla collaborazione dell’artista con Riccardo Benedini. Lo scrittore Riccardo Benedini, ispirandosi all’indagine dell’artista sul concetto di leggerezza, ha infatti pubblicato un breve racconto intitolato Il Forte Leggero e lo ha successivamente trasformato in un cortometraggio emozionale. Pinosio diventa così il protagonista di una narrazione condotta dalle sue stesse opere che, come delle vibranti casse di risonanza, conducono il pubblico alla scoperta delle proprie fragilità, per trasformarle in forza creativa e rivoluzionaria.
Nuova leva dell’arte contemporanea veneta, Pinosio si interroga sul reale peso della nostra interiorità e sul linguaggio del vuoto. Il progetto prende vita da un’esperienza vocale e corporea dell’artista: liberare la voce per sperimentare la leggerezza del corpo. La voce perde i propri punti di ancoraggio e superate le tensioni che possono bloccarla, si libera. La sensazione di cadere e la perdita della forza di gravità generano in Pinosio un senso di disorientamento, a cui fa seguito un quesito che diventa per lui fondamentale: “sono vuoto o semplicemente leggero?”. Ora che il suo corpo ha perso parte del proprio peso, l’artista si chiede se anche la leggerezza che sta provando possa essere misurata e, anche nel caso in cui tale unità di misura davvero esistesse, la sensazione di vuoto fisico può condurlo anche alla scoperta di un vuoto metafisico ed interiore? Da qui, la bilancia: strumento che rimanda al peso ed ancoraggio terreno, può anche stimolare ognuno di noi a chiedersi: mi devo alleggerire? A tale domanda le sculture di Pinosio rispondono con una delicata provocazione: nessuno è vuoto, ma ognuno di noi, con il proprio corpo vuoto, può sperimentare il vuoto. Nobody is empty but…. no…. body is empty.
Accanto alle opere di Giovanni Pinosio anche la presenza silenziosa e potente delle opere di Roberta Meldini, scultrice e disegnatrice protagonista del panorama artistico della seconda metà del Novecento. Accompagnano la mostra le sculture di Massimo Luccioli e Giuseppe Pirozzi.
Galleria Sinopia. La Galleria Sinopia, fondata nel 1988 da Raffaella Lupi, pone al centro della propria ricerca il dialogo tra l’arte antica e contemporanea. La galleria recupera la tradizione della bottega rinascimentale, un hub creativo che fa da fulcro alla ricerca di innovazione, conducendo una selezione attenta di opere uniche e collezioni di autori di rilievo del panorama nazionale e internazionale. Da diversi anni parte integrante della galleria è Sinopia Landscape, sezione condotta da Cloe Berni relativa all’architettura del paesaggio.
Giovanni Pinosio. Classe 1991, Pinosio si è diplomato in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel corso dei suoi studi ha approfondito il disegno anatomico, che poi ha reso tridimensionale applicandolo alla scultura e usando il filo di ferro. La scelta di questo materiale, forte e delicato al tempo stesso, ricade nella sua ottima funzione di connettore tra il disegno e la scultura e viceversa, permettendo all’artista di raffigurare corpi e oggetti le cui strutture interagiscono con lo spazio che le circonda. E sebbene il vuoto rappresenti l’estrema sfida nella scultura, notoriamente realizzata su pieni, è soprattutto l’incombenza dell’ambiente, ovvero lo spazio che entra ed esce dalle sculture di Pinosio, a crearne l’originalità. Sono tuttavia gli ultimi due anni a far guadagnare a Giovanni Pinosio l’appellativo di “Arredatore dell’Immaginario”, quando inizia ad utilizzare la propria arte per progettare e creare spazi dal sapore unico, popolando non solo di corpi, ma anche di oggetti del nostro quotidiano come lampadari, specchi, orologi e sedie che, attraverso il filo di metallo, sembrano ribellarsi alla propria funzione per offrire all’osservatore come mero spettacolo di forme.
Riccardo Benedini. Classe 1988, Riccardo Benedini è uno storyteller capace di trasformare gli oggetti in autentiche esperienze da vivere, studiando format completamente “tailor made” per diffondere la cultura in modo originale. Attraverso le sue storie, pubblicate sul sito www.riccardobenedini.com ed il suo canale Instagram (@riccardobenedini_), Benedini accompagna i lettori in un viaggio memorabile alla scoperta degli oggetti che lo circondano e dei loro luoghi, alla perenne ricerca del legame intimo che ci lega alle cose. Benedini è l’ideatore di Artista a Bordo, un progetto d’arte itinerante nel Mediterraneo che offre ad artisti, designer e creativi l’opportunità di trasformare le loro opere in un vero e proprio viaggio nei mari a bordo di un’imbarcazione dove il vero protagonista è il pubblico che, come un equipaggio, può vivere autentiche esperienze immersive. Benedini è infatti partner di Lycian Princess, battezzata nel 2020 dalla rivista Vogue come la “prima galleria galleggiante d’Italia”. A bordo di questo bellissimo caicco turco di trenta metri in legno a due alberi, dimora estiva della veneziana ed appassionata d’arte Marina Rossi, Benedini organizza ogni mese mostre itineranti, workshop, soggiorno e charter all’insegna dell’arte e della cultura.
Performance con l’artista Giovanni Pinosio: sabato 29 ottobre ore 18.00
https://romeartweek.com/it/eventi/?id=4394
Ingresso gratuito.
Info: 06 6872869 www.sinopiagalleria.com IG @sinopiagalleria
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