Notizie in Controluce

Nella giornata di venerdì 26 giugno u.s., un gruppo di cittadini di S. Maria delle Mole, residente nell’area circostante il “Parco Ruggero Lupini- ex Spigarelli”, si è svegliato al suono fracassoso di carotatrici intente a demolire la pavimentazione del campo da calcio/basket del parco medesimo. Sorpresi dallo spettacolo raccapricciante, che si materializzava dinnanzi ai loro occhi, hanno iniziato dapprima a ricercare eventuali avvisi posti nell’area per poi chiedere delucidazioni agli operai che stavano effettuando le lavorazioni.

Dagli unici fogli affissi nei pressi del parco emergeva che, con ordinanza comunale n. 153 del 16/06/2020, il Dirigente dell’Area I Giuridico Amministrativa aveva disposto a far data dal 22 giugno al 30 giugno 2020, l’interdizione delle aree di sosta su Via N. Tommaseo, dal fronte civico 42 al 48, per un totale di dieci parcheggi a spina di pesce. La suddetta ordinanza, disposta a seguito di specifica richiesta della Soprintendenza, di effettuare indagini archeologiche necessarie all’ottenimento del nulla osta da parte del citato Organo per la realizzazione di una palestra a vantaggio del plesso scolastico adiacente “Elsa Morante”.

Di qui il gruppo di cittadini, nel prendere contatti con il Comitato di Quartiere di S.M. delle Mole, scopriva che benché molti altri concittadini fossero del tutto ignari della vicenda in atto, quest’ultimi invece erano a conoscenza di un progetto per la realizzazione di una palestra scolastica ma dalle dimensioni ridotte e non come emergerà nei giorni  successivi, da pubblicazioni trapelate sui social anziché sul sito ufficiale del Comune, di un progetto mastodontico di 20 metri x 42 per un’altezza superiore ai 9 metri.

È così che nel giro di pochissime ore diviene sempre più fervida la volontà dei cittadini di porre fine a tale scempio. Nella giornata di sabato 27 giugno il piccolo gruppo autofinanziandosi per la creazione e stampa di volantini, avvia dunque una campagna informativa su gran parte del territorio, invitando quante più persone all’incontro che si terrà poi martedì 30 giugno alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità A. TAMMARO, occasione, tra l’altro, che ha visto una significativa partecipazione dei cittadini e l’inizio di una raccolta firme utili a proporre al Signor Sindaco di cessare i lavori in corso; iniziativa questa ideata e promossa dal trentenne Eric GUGGINO, un giovane del quartiere che ha agito con sinergia, professionalità e affetto popolare, pur di salvaguardare l’unico polmone verde del paese, ove di certo non appare tecnicamente fattibile accogliere una palestra a “marchio CONI”, così come annunciato dall’Assessore TAMMARO.

Nei giorni seguenti molti sono stati i commenti e gli interventi dei politici dei gruppi di opposizione pronti a scendere in campo manifestando il loro dissenso contro il primo cittadino e schierandosi al fianco dei concittadini. Ma non trattasi questa di una competizione politica bensì semplicemente di ascoltare la voce popolare e comprendere il perché dei numerosi dissensi per la creazione di quello che da molti è stato definito un vero e proprio “ecomostro” che mangerebbe una cospicua parte del parco intitolato nel giugno 2018 alla memoria di Ruggero LUPINI, promotore e fondatore in capo alla realizzazione dell’area in questione. Fu proprio il Lupini, esempio di altruismo fin dai suoi trascorsi come soldato paracadutista, poi come partigiano e per finire come volontario civico nel suo territorio, a prodigarsi per il bene della collettività ed è dunque grazie alla sua caparbietà e tenacia che oggi il quartiere possiede un parco, punto d’incontro ove i bambini posso giocare ed i grandi godere di uno spazio verde in cui trascorrere ore di serenità,  soprattutto dopo i precedenti mesi di loockdown  a causa della nota emergenza pandemica.

La soppressione dell’area, nota anche come “i giardinetti”, appare avviata con una metodologia amministrativa del tutto pretestuosa nei confronti della comunità residente, anteponendo l’esclusivo interesse a favore del plesso scolastico, che tra l’altro potrebbe effettuare attività ludico sportiva in altre aree, all’uopo già ipotizzate ed individuate dal Comitato di quartiere, al diritto della collettività di entrare nella citata area di gioco, di svagarsi e di socializzare nel tempo libero.

Con l’auspicio che il sudore, l’amore, il denaro con cui i cittadini di zona hanno contribuito dagli inizi degli anni ’70 alla realizzazione del parco, col fine che fosse preservato e destinato esclusivamente al verde pubblico, i 567 cittadini aderenti all’iniziativa e presenti nei giorni scorsi agli incontri tenutisi e soprattutto i più anziani, sopraggiunti da lacrime che solcavano il volto per il forte dispiacere di veder screditati gli sforzi di una vita, desiderano fermamente che il Parco Lupini venga restituito a tutti i residenti di S.M. delle Mole e delle aree limitrofe.

…e come affermava l’antropologa Margaret MEAD:<< non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.>>.