No alla fabbrica della paura!
Lo avrebbe saputo perfino il Sindaco se non si fosse limitato ad una comparsata nella riunione in Prefettura, durante la quale avrebbe potuto esternare i suoi timori:
MA IL NOSTRO PRIMO CITTADINO IN QUELLA CIRCOSTANZA NON HA PRESO LA PAROLA!
Tanto è bastato per convocare il Consiglio Comunale e discutere un’inutile delibera che aveva il solo scopo di reclutare consenso sulla paura dello “zingaro a Monte Compatri”. Come se non bastasse si è voluto montare una polemica contro le forze di sinistra che avevano semplicemente denunciato l’irresponsabilità del sindaco Alemanno, il quale, dopo aver vinto le elezioni agitando lo spettro dell’insicurezza dei romani, regala i suoi problemi all’hinterland. Detto questo abbiamo con forza rifiutato ogni generalizzazione ed ogni propaganda: per controllare socialmente i ROM abbiamo proposto di utilizzare il sistema dei mini campi nomadi, restituendo dignità ad un popolo e sicurezza ai cittadini. Riteniamo, infatti, che questo sia l’unico modo per prevenire ogni problema e favorire un’integrazione sociale, in linea con i grandi paesi europei (vedi la Spagna che ospita circa 800.000 nomadi). In questa ottica abbiamo fatto i conti: a Monte Compatri, se Roma e i Comuni della Provincia avessero fatto tutti la loro parte, sarebbero toccate al massimo 15 persone!
Altri, preferiscono riempirsi la bocca con slogan come no agli zingari! Riteniamo questo modo di agire irresponsabile, soprattutto se portato avanti da chi ha responsabilità politiche ed amministrative. Ancora una volta, Verdi, bianchi e rossi è l’unica forza politica che ha affrontato con responsabilità e coraggio una problematica che da destra viene utilizzata per nascondere l’incapacità amministrativa dei giovani quanto incapaci amministratori locali. Pensassero a parcheggi, palestre e strade, nessun folle lascerebbe De Carolis & co. gestire un problema tanto delicato.
Renato Vernini
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