No al MES. No alla svendita politica ed economica dell’Italia
In piena crisi sanitaria e con l’economia praticamente morta ci si prepara a definire le regole del trattato capestro MES, il cosiddetto “Meccanismo Europeo di Stabilità”, su cui c’è già un accordo politico da diversi mesi, dice l’Ansa: “Tutto pronto sul Mes: nonostante le rassicurazioni di Conte e Gualtieri, il trattato sarà approvato dall’Eurogruppo”. Infatti nella prossima riunione, il 16 marzo 2020, l’Eurogruppo è chiamato a dare l’approvazione finale del testo su cui c’è già un accordo politico da diversi mesi.
Nelle scorse settimane, è proseguito il lavoro tecnico che deve chiudere tutte le questioni legali ancora aperte. Se i ministri daranno l’ok, saranno poi i rappresentanti dei Governi a firmare il nuovo Trattato in una riunione successiva, e poi potrà partire il processo di ratifica dei Parlamento nazionali che dovrebbe prendere circa un anno. Sono in gioco, assieme alla democrazia e all’indipendenza nazionale, l’economia del Paese, la stessa possibilità di uscire dalla crisi.
Il MES è uno degli strumenti con i quali l’Unione Europea impone l’austerità e schiaccia gli Stati pur di tenere in piedi il sistema liberista che fa perno sul mercato unico e l’euro. I cittadini, attraverso i loro rappresentanti in Parlamento, possono ancora opporsi alla ratifica di un trattato pensato per imporre all’Italia nuovi e micidiali vincoli che metteranno a rischio i risparmi delle famiglie, le banche e le aziende di cui ci si vuole impadronire a basso prezzo. Per evitare tutto ciò ciò si sta pensando ad una grande manifestazione nazionale che verrà organizzata a ridosso della votazione alle Camere per ribadire un secco NO MES!
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