No agli ultimatum di Bonelli
Addirittura si chiede di sciogliere tutti i gruppi nelle regioni, province e comuni dove i Verdi hanno contribuito a far nascere Sinistra Ecologia e Libertà, cancellando quel federalismo che è alla base della nostra storia politica e organizzativa . D’altra parte la tradizione libertaria dei Verdi già negli anni passati aveva giustamente non solo tollerato ma anche favorito la doppia tessera con un partito concorrente dal punto di vista elettorale, cioè i radicali consapevoli che la contaminazione è un pregio e non un tabù. Sinistra Ecologia e Libertà per altro non è al momento neanche un concorrente elettorale, e molti di quelli che hanno votato Bonelli già parlano i possibili alleanze elettorali alle regionali. La stessa presenza di esponenti Verdi nei coordinamenti locali e nazionali di SEL, che ovviamente non impegna piu la Federazione Nazionale dei Verdi, ha una propria legittimità non solo politica ma anche statutaria, Chi tutela i Verdi che in base alle proprie scelte autonome locali decideranno di fare Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime elezioni amministrative e Regionali? Come prosegue un confronto con tutti gli ecologisti che indipendentemente da noi hanno scelto Sinistra Ecologia e Libertà a cominciare da Mattioli? La costituente ecologista su cui Bonelli lavora non prevede forse anche un coinvolgimento di Sinistra Ecologia e Libertà ? In Francia Europe Ecologie di cui tanto si parla decide di dare vita al doppio tesseramento per allargare lo spettro dei soggetti singoli e organizzati che possono ricostruire l’ambientalismo in quel paese; e in Italia si vuole cacciare la metà dei Verdi dalla Federazione? Noi andremo avanti nella costruzione di Sinistra Ecologia e Libertà sia nei territori dove operiamo che sul piano nazionale e ci auguriamo che Bonelli di ritorno dal congresso Europeo dei Verdi abbandoni la logica degli anatemi e si renda disponibile ad un confronto politico civile e sereno. La proposta politica con cui ha vinto il congresso , peraltro ci sembra trovi già qualche difficoltà come dimostrano le secche bocciature provenienti dagli Eco-dem.
Loredana De Petris, Michele Ragosta e Massimo Fundarò
Ufficio Stampa Loredana De Petris – Presidente Verdi Lazio
UfficioStampaDePetris@gmail.com
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