Niente di nuovo …
Cambiano le amministrazioni, passano gli anni, la crisi climatica si accentua ma il comportamento di chi governa questa città rimane il medesimo.
Ci riferiamo alla gestione del verde pubblico, più che gestione dovremmo scrivere invero devastazione del verde pubblico. E’ di questi giorni il taglio ingiustificato di due alberi di Olmo in Via delle Mura ed un arbusto di Magnolia, tagliato all’interno di una scuola elementare con la “validissima” giustificazione …. Perché sporcava.
Ciò che sporca al mondo non sono di certo gli alberi, piuttosto sono i sapiens, ma non per questo vengono uccisi.
Rammentiamo anche gli alberi piantati e … dimenticati, in vari punti della città, non adeguatamente annaffiati successivamente alla loro piantumazione, sacrificati in nome di un disguido burocratico.
Ma veniamo a quella che dovrebbe essere la gestione del verde. Tra i vari provvedimenti ci piace sottolineare il C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi) con il DM n.63 del 10 marzo 2020. Sbirciando poi su internet, abbiamo trovato un documento del Comune di Bologna dall’eloquente titolo “Bilancio arboreo del mandato amministrativo 2016-2021”. Qui si fa riferimento ad un censimento ove ogni pianta viene identificata da un codice numerico. Nel testo la legge di riferimento è del 14 gennaio 2013 n.10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. La Competenza è del Settore transizione ecologica e ufficio clima.
Quando tornerà la legalità in campo ambientale nel Comune di Velletri ?
La Spinosa per l’Ambiente
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