Neve e gelo in Italia, agricoltura in ginocchio
Neve e gelo in Italia, agricoltura in ginocchio
L’ondata di freddo artico che ha colpito l’Italia e soprattutto le regioni meridionali nel periodo dell’Epifania ha lasciato tracce molto evidenti sull’agricoltura, mettendo in ginocchio un intero settore: dalle verdure agli ortaggi, passando per i fiori, a rischio ci sono decine di migliaia di ettari di coltivazioni.
Imprevista e devastante: la neve che è scesa sull’Italia, e in particolare sulle regioni del Sud, in concomitanza del weekend dell’Epifania ha avuto un effetto a dir poco rovinoso per l’agricoltura locale, mettendo in ginocchio intere aree di produzione. Come rilevato dalla Coldiretti, ci sono decine di migliaia di ettari di prodotti “pronti per la raccolta bruciati dal gelo, serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, animali morti, dispersi e senz’acqua perché sono gelate le condutture, ma anche aziende e stalle isolate che non riescono a consegnare il latte quotidiano e le verdure”.
Milioni di euro di danni. L’associazione dei coltivatori ha tracciato dunque un primo bilancio sugli effetti del maltempo che ha colpito pesantemente le campagne delle regioni del Centro Sud agli inizi di gennaio, stimando le difficoltà in milioni di euro di danni, senza dimenticare un forte aumento dei costi dovuti al riscaldamento delle serre. Per fare un esempio, soltanto nel Centro Agroalimentare Roma si segnalava nei giorni successivi “una disponibilità dei volumi ridotta del 40% rispetto ai quantitativi consueti e rincari nei prezzi all’ingrosso di certe referenze schizzati a picchi massimi del 50/60% in più, rispetto ai listini di inizio anno”, sottolineava la Coldiretti.
Mezza Italia in difficoltà. Ma in difficoltà è stata mezza Italia: dalla Campania alla Puglia, dalla Basilicata alle Marche, dal Lazio all’Abruzzo, dalla Calabria a Molise e Sicilia, sono migliaia le aziende agricole che, per effetto del gelo che ha bruciato le piantine, hanno perso le produzioni di ortaggi invernali, che erano ormai prossimi alla raccolta, come carciofi, rape, cavolfiori, cicorie, finocchi e scarole. Ma tra i danni vanno ricordati anche i problemi riscontrati sugli agrumeti e sui vigneti di uva da tavola, che in molti casi hanno ceduto sotto il peso della neve; inoltre, Coldiretti spiega che tonnellate di latte sono state gettate per l’impossibilità di consegnarlo, e in tilt sono finite anche consegne alimentari anche di altri prodotti deperibili come frutta e verdura, a causa delle difficoltà di circolazione nelle aree più colpite dalla neve e dall’abbassamento delle temperature.
Produzioni a rischio. Tra gli altri problemi segnalati nel corso delle ore di freddo più intenso ci sono anche tante difficoltà legate all’interruzione di energia elettrica, che ha colpito sia aziende zootecniche che aziende floricole, soprattutto in Puglia. Altrettanto critico è stato il congelamento delle condutture dell’acquedotto rurale, che ha privato della giusta irrigazione sia le piante che i fiori, un danno grave per aree tradizionalmente vocate alla coltura. Ad esempio, la Coldiretti Puglia ha lanciato l’allarme per fiori quali lilium, stadici, ranuncoli e tulipani, che vedono nel freddo l’incubo numero uno.
I problemi a casa. Gli effetti di questo gelo, ovviamente, si sono sentiti anche a livello domestico, con conseguenze quantitativamente differenti ma non meno problematiche: in molti casi, infatti, le piante e i fiori posizionati e gestiti con amore in esterno o in casa hanno subito lo choc termico, che ha provocato danni forse irreparabili. E di certo le notizie sul fronte delle previsioni meteo, che parlano di una nuova ondata di gelo artico in arrivo sullo Stivale, non lasciano tranquilli gli appassionati col pollice verde.
Come proteggere le piante. Eppure, c’è qualche possibile rimedio da mettere in pratica per salvare le nostre colture dal freddo: come spiegato sul sito codiferro.it, il blog sulle informazioni green e sulla cura del proprio giardino domestico, ci sono alcune tecniche per proteggere ad esempio la felce “felce”http://www.codiferro.it/labc-delle-felci-giardino-e-appartamento/ o altre tipologie di piante dall’abbassamento delle temperature, come particolari coperture in tessuto o spostamenti in aree meno battute dal vento diretto, che disidrata le foglie e può danneggiare anche il fusto.
Dott.ssa Anna Capuano
Blogger, Marketing & Comunicazione
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