NEL LAZIO CRESCE SPESA IN BENI DUREVOLI DEL 10% A 7,3 MILIARDI DI EURO
Secondo il trentesimo rapporto dell’Osservatorio Findomestic, a fine 2023 il Lazio è secondo solo alla Lombardia: i 7 miliardi e 330 milioni di euro valgono il podio nazionale. A Roma la maggior parte della spesa in durevoli: +10,7%, sostenuta soprattutto da auto nuove e motoveicoli.
I 7 miliardi e 330 milioni di euro spesi nel 2023 in beni durevoli, valgono al Lazio il secondo gradino del podio nazionale, dietro solo alla Lombardia. La spesa totale – secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP) in collaborazione con Prometeia – è aumentata del 9,9% superando la crescita media nazionale (+8,9%), ma appena inferiore a quella delle regioni del Centro (+10,1%), trainate dall’eccellente risultato della Toscana. “Nel Lazio – commenta Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic – le variazioni più sostenute si hanno per le auto nuove (+24,9%, 5,6 punti sopra alla media nazionale, 1 miliardo e 792 milioni), per i motoveicoli (+28,7, quasi 4 punti sopra il dato nazionale, 249 milioni di euro), e per le auto usate (+ 14,6% e 2 miliardi e 239 milioni). Aumento più contenuto per elettrodomestici (+4,4%) e mobili (0,9%). Prosegue il ribasso della spesa per elettronica di consumo (-28,2%) e information technology (-4,2%). In calo anche la spesa per telefonia (-2,6%)”.
Il reddito disponibile pro-capite ha avuto nel 2023 una crescita del 5,5%, appena inferiore al 5,7% nazionale. Questo porta il reddito disponibile per abitante a 23.969 euro. Tra le province è Roma a mostrare l’incremento più alto (+6%), mentre la crescita più contenuta si osserva a Rieti e Latina, entrambe al 2,6%. La spesa per i beni durevoli è cresciuta maggiormente, ancora una volta, a Roma (+10,7%), sostenuta da dinamiche migliori rispetto alle altre province soprattutto per auto nuove e motocicli. La spesa media per famiglia va dai 2.478 euro di Rieti agli 2.866 di Roma, con la media regionale che si attesta a 2.759 euro, l’undicesima in Italia.
LA SPESA IN BENI DUREVOLI CRESCE DEL 6,3% A FROSINONE. Frosinone è la terza provincia del Lazio per spesa in beni durevoli con un totale di 504 milioni di euro (2.489 per nucleo familiare). La crescita è stata del 6,3%. I numeri rilevati dall’Osservatorio Findomestic sono stati positivi per il comparto della mobilità, dove gli abitanti hanno speso 104 milioni di euro per le auto nuove (+15,4%), preferendo però il mercato delle auto usate: 157 milioni di euro (contro i 137 del 2022) per un incremento del 14,5% in linea con la media regionale. Bene anche le due ruote, per cui sono stati spesi 13 milioni di euro con una crescita del 18,6%. A fronte di un +3,6% per gli elettrodomestici arrivati a 40 milioni di euro, i ciociari hanno preferito il comparto dei mobili in cui sono stati spesi 132 milioni di euro (-0,9% sul ’22). Le perdite più pesanti si sono avute nel settore dell’elettronica (-29,2%, 13 milioni del 2022 vs 9 milioni del 2023), mentre sono state più contenute quelle per l’information technology (-7,5%) e per la telefonia (-3,2%).
LATINA DIETRO SOLTANTO A ROMA PER SPESA IN DUREVOLI: 572 MILIONI NEL 2023. Latina ha la cifra più bassa del Lazio di spesa per famiglia (2.349 euro, 76esima in Italia), ma è la seconda provincia in regione dove si spende di più per i beni durevoli secondo l’Osservatorio Findomestic giunto alla 30esima edizione. Nel 2023 il totale complessivo degli acquisti è stato di 572 milioni, con un incremento del 6,2% rispetto al 2022. A trainare è il settore della mobilità in cui la spesa per le auto nuove ammonta a 132 milioni di euro (la seconda nel Lazio) e +16,8%, quella per le auto usate a 168 milioni (+12,1%) e quella per i motoveicoli a 23 milioni (+18%). Nel panorama dei beni per la casa l’unica voce in positivo è quella degli elettrodomestici, per cui le famiglie di Latina hanno speso 46 milioni con un +3,2%. Sono invece in forte ribasso gli acquisti in elettronica di consumo (-29,8%, 11 milioni di euro) e in information technology (14 milioni, -7,9%), in leggero calo mobili (-1,1%, 136 milioni di euro) e telefonia (41 milioni, -2,6%).
RIETI SECONDA NEL LAZIO PER CRESCITA NEL COMPARTO DELLE AUTO NUOVE E USATE. La provincia più piccola del Lazio ha speso 178 milioni di euro in beni durevoli nel 2023, con una crescita dell’8,8% (seconda soltanto alla provincia di Roma). Come emerge dall’analisi dell’Osservatorio Findomestic, grazie anche alla seconda crescita regionale nella spesa per famiglia (+8,8%), ogni nucleo familiare reatino ha acquistato in media 2.478 euro di beni durevoli. Le risorse spese si sono concentrate nelle auto usate con 57 milioni di euro (+17%) e nelle auto nuove con 39 milioni di euro (+22,2%, secondo soltanto a Roma). Balzo anche nelle due ruote dove c’è stato un incremento del 20,4% (4 milioni). Per quanto riguarda i beni per la casa, in espansione solo gli elettrodomestici (+2,3% a 13 milioni). In discesa contenuta sono invece le spese per i mobili (-0,2%, 43 milioni) e più accentuata quella per la telefonia (-3,9%, 14 milioni). Cali più pesanti si sono verificati nell’elettronica di consumo, in cui sono 3 i milioni spesi con una flessione del 29,8%, e nell’information technology (4 milioni, -6,1%).
ROMA LEADER IN ITALIA PER BENI DUREVOLI, BATTE MILANO: OLTRE 5.5 MILIARDI SPESI. Nel 2023, la provincia di Roma ha speso 5 miliardi e 718 milioni di euro in durevoli: si tratta della cifra più alta in Italia, davanti a Milano di circa 500 milioni. L’incremento rilevato dall’Osservatorio Findomestic è del 10,7%, il 16esimo nel ranking delle 107 province italiane. Ogni famiglia romana ha speso in media 2.866 euro, dato che posiziona la provincia al 53esimo posto, con un reddito pro-capite disponibile di 26.386 euro (+6% sul 2022). Roma guida le classifiche del Lazio e dell’Italia negli acquisti di auto nuove (1 miliardo e 435 milioni spesi, +27,4%), di auto usate (1 miliardo e 740 milioni, +14,5%) e di motoveicoli (196 milioni contro ai 149 del 2022, + 31,2%). Il consumo di elettrodomestici, nel settore dei beni per la casa, è il secondo a livello regionale: 418 milioni (vs 399 dell’anno precedente) a +4,8%. Dominano i mobili per cui sono stati spesi 1 miliardo e 243 milioni di euro (+1,4%). Trend negativi, invece, per l’elettronica di consumo, in flessione del 27,8% (pari a 108 milioni), per l’information technology in calo del 3,5% (166 milioni) e per la telefonia che scende del 2,4% con spese complessive di 412 milioni di euro.
A VITERBO IL SECONDO REDDITO PRO-CAPITE PIÙ ALTO DEL LAZIO. La provincia di Viterbo è quella con il secondo reddito pro-capite più elevato del Lazio: 18.654 euro, in crescita dell’4,8% rispetto al 2022, dietro soltanto a Roma nel contesto regionale. Secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2023 i viterbesi hanno speso in beni durevoli 2.489 euro a famiglia per un totale di 358 milioni di euro (+8,1% sul ’22 quando il totale fu di 331 milioni). Nel settore della mobilità, spicca la crescita delle auto usate con un giro d’affari di 116 milioni (+20,1%, che vale il 40esimo posto in Italia), a fronte dell’aumento delle auto nuove a 82 milioni (+12,2%). I motoveicoli, invece, hanno fatto registrare un importo di 13 milioni, in aumento del 25%. Fra i mercati del settore casa in espansione, gli elettrodomestici hanno raggiunto quota 25 milioni (+2,5%). Tengono i mobili con 80 milioni di spesa (-0,5%) e crolla l’elettronica di consumo (-30,6%) a 7 milioni. Arrancano pure information technology (9 milioni di euro, -5,3%) e telefonia (27 milioni, -3,1%).
Findomestic Banca opera al servizio di oltre tre milioni di clienti, ai quali si rivolge per proporre soluzioni di credito, assicurative, di risparmio e di daily banking grazie a conti correnti dedicati. Presente in tutta Italia, Findomestic ispira la propria attività ai principi della Responsabilità Sociale, promuovendo un approccio al credito sostenibile e responsabile, per sviluppare una relazione di lungo periodo con il Cliente, con i Partner, e con tutti i suoi stakeholders. Partecipata al 100% da BNP Paribas Personal Finance, Findomestic è parte del Gruppo BNP Paribas presente in più di 70 paesi, con oltre 189.000 collaboratori, dei quali oltre 146.000 in Europa.
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