NEI COMUNI ITALIANI LE BOLLETTE FANNO SPAVENTO. SU ALBANO LAZIALE SI ABBATTERA’ UN’IMPROVVISA GRANDINATA
Il sindaco di Milano Beppe Sala l’ha detto chiaramente: dare una mano alle famiglie per far fronte alla crisi energetica è praticamente impossibile. Perché le tasche dei Comuni piangono e attingere al bilancio per dare un sostegno non è una misura praticabile.
Sala fa proprio l’allarme di tutti gli enti locali: “I Comuni non hanno risorse per poter aiutare i cittadini, questa è la triste realtà“, ammette il sindaco. “Immagino che il nostro governo farà la sua parte”, perché – aggiunge – “credo che serva in questa fase dare sostegno e pompare moneta”. Un’azione strutturale che “deve arrivare dal governo”, anzi, “dall’Europa”. Anche perché, fa i conti il sindaco, i sindaci non possono mettere mano al portafogli: “Abbiamo anche noi una bolletta che fa spavento”.
Anche ad Albano la bolletta fa spavento. Si può calcolare che il rincaro delle spese per l’energia comporterà un aggravio del bilancio dell’ordine di svariate centinaia di migliaia di euro (non si hanno dati ufficiali a riguardo) a cui non si potrà far fronte con corrispondenti entrate. L’amministrazione comunale non potrà dunque aiutare adeguatamente le famiglie più bisognose e al contempo sarà costretta a fare dolorosi tagli, riducendo i servizi ai cittadini (riscaldamento, illuminazione, manutenzione delle strade e del verde, ecc.). Ciò comporterà grandi disagi e, purtroppo, drammi personali e familiari che metteranno a dura prova la tenuta del tessuto sociale della città.
E’ giunto dunque il momento di dire, da parte dell’amministrazione comunale, ai cittadini come stanno le cose. A due anni dall’inizio del mandato, l’amministrazione comunale non si è mai rivolta agli elettori fornendo informazioni circa la conduzione della cosa pubblica evidenziando sia i risultati conseguiti che le criticità e i rischi. E soprattutto non ha predisposto un piano che riducesse, nella misura del possibile, l’impatto degli eventi che stanno scombussolando il mondo (l’aumento vertiginoso dei prezzi, la guerra, la pandemia, la crisi ambientale). Alcune città si stanno già attrezzando; per esempio a Parigi è stata ridotta l’illuminazione della Torre Eiffel e dei Champs-Elysées e Tokio ha spento le luci con l’obiettivo di ridurre del 15 per cento la bolletta elettrica. Nulla di tutto questo è stato fatto ad Albano, e non risulta che vi siano piani elaborati dall’ente pubblico e, soprattutto, condivisi con i cittadini che saranno chiamati a cambiare profondamente il loro stile di vita.
Nel prossimo consiglio comunale del 19 ottobre 2022 l’assessore al bilancio (che ad Albano non c’è, come pure non c’è quello dei servizi sociali) spiegherà come – e se – verranno pagate le bollette e quali tagli verranno effettuati, visto che non si possono aumentare le tasse e le imposte e non si potranno assumere debiti fuori bilancio.
Sulla città sta per abbattersi una grandinata e non è stato aperto neanche un ombrellino.
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