Nasce Spazio BAC, primo centro italiano dedicato al Welfare Culturale
“Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte, quella di vivere” Bertold Brecht.
Nasce Spazio BAC, primo centro italiano dedicato al Welfare Culturale
Cultura, Salute e Sociale: nel “Distretto Sociale Barolo” di Torino – tra via Cottolengo e via Cigna –
dal 19 ottobre diventa operativo lo Spazio BAC – Barolo Arti con le Comunità.
Torino, 14 ottobre 2020 – Lunedì 19 ottobre, dalle 17 alle 19, si inaugura a Torino nel “Distretto Sociale Barolo” lo Spazio BAC (via Cottolengo 24/bis) che, unico nel suo genere in Italia, nasce per far incontrare cultura, salute e inclusione sociale. L’ambizioso centro culturale di prossimità è stato ideato da SCT, Social Community Theatre Centre (soggetto nato dall’incontro tra il Consorzio Corep, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino e Teatro Popolare Europeo) insieme all’Associazione Filieradarte, a seguito della call for ideas promossa nel 2018 da Opera Barolo.
Spazio BAC è pensato per proporre ai cittadini esperienze artistiche e culturali che producano benessere e che creino nuove relazioni tra le persone. La Metodologia usata è quella del Teatro Sociale e Danza di Comunità ideata proprio a Torino da SCT Centre e portata in Europa e in tutto il mondo.
Tra le prime attività in programma, un progetto realizzato grazie al bando di Public Engagement 2019 promosso dall’Università degli Studi di Torino: l’organizzazione del Coro BAC, un coro tutto al femminile, multiculturale e intergenerazionale di circa 20 elementi, composto da donne in situazioni di difficoltà e fragilità e donne del mondo universitario, docenti, studenti, personale amministrativo. Attraverso il canto, da qui alla primavera 2021, si metteranno in gioco in un percorso formativo che abbatte le barriere sociali e crea valori condivisi. A questo seguiranno altre attività con giovani, bambini, famiglie e anziani in collaborazione con le realtà del Distretto Barolo e del quartiere Aurora.
Realizzato sulla proprietà dell’Opera Barolo con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Spazio BAC apre grazie alla gestione di SCT Centre | Corep, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino e Teatro Popolare Europeo. Sono partner di Spazio BAC l’Associazione Filieradarte e CCW (Cultural Welfare Center), che collaborano alla programmazione degli eventi, dei percorsi formativi e degli incontri di Comunità.
Spazio BAC si innesta all’interno di un luogo di eccellenza di innovazione sociale, il “Distretto Sociale Barolo”, già abitato da 13 enti che ogni anno rispondono ai bisogni di oltre 20 mila persone. Collocato tra via Cottolengo e via Cigna, il Distretto è un modello di welfare nato 150 anni fa su iniziativa di una donna di grande visionarietà e intelligenza imprenditoriale e sociale, la Marchesa Giulia di Barolo, che fondò l’Opera Barolo come “sistema” al servizio del bene comune.
Perfettamente allineato alla mission del Distretto, Spazio BAC è un progetto femminile, perché gestito da donne di diverse generazioni, di prossimità perché si occupa degli abitanti del quartiere e della città, votato all’inclusione sociale utilizzando la cultura e l’arte come motori del benessere, come strumenti di formazione che possono dare una prospettiva di vita a soggetti fragili.
Lunedì 19 ottobre, dalle 17 alle 19, Spazio BAC verrà inaugurato da un pomeriggio di riflessione tra le realtà che lo gestiscono in dialogo con i principali soggetti pubblici e privati che a Torino si interessano di pratiche culturali, salute e sociale. Interverranno fra gli altri: Opera Barolo, Corep, Università degli Studi di Torino, Regione Piemonte, Comune di Torino, Circoscrizione 7, Compagnia di San Paolo, DoRS – Centro Regionale di documentazione sulla Promozione della Salute, Camera di Commercio e molti altri interlocutori della Cultura e del Sociale che negli anni hanno costruito con SCT Centre un dialogo proficuo intorno ai temi della cultura e della salute.
«Dopo 18 anni di nomadismo in Italia e nel mondo, dove ci chiamavano le sfide dell’arte e delle comunità, torniamo stanziali ad Aurora in una zona in trasformazione di Torino, la città dei santi sociali, che ha nel suo dna il sostegno dei più deboli e degli emarginati – spiega Alessandra Rossi Ghiglione, direttrice di SCT Centre – Superato il lockdown siamo pronti ad aprire le porte di Spazio BAC che per noi significa “possibilità”: di accogliere e far incontrare persone del territorio, di costruire relazioni, di contribuire al cambiamento del quartiere e della città, di creare sempre nuovi ponti tra Torino e l’Europa mettendo al centro cultura, salute, inclusione e democrazia».
«Spazio BAC – dichiara Rita Maria Fabris dell’Associazione Filieradarte –potrà ospitare residenze artistiche, prove teatrali e spettacoli. Insieme al Distretto Sociale Barolo e alle associazioni del quartiere Aurora e della città, coinvolgendo cittadini svantaggiati e gruppi di abitanti, realizzeremo spettacoli, concerti, letture, laboratori di teatro, di danza, canto, narrazione, convegni e tanto altro per bambini, ragazzi e famiglie, per incontrarsi attraverso l’arte, promuovere la salute personale e le relazioni».
«La cultura e l’arte infatti creano salute, giovano al benessere fisico e mentale, sono importanti risorse per la cura e la costruzione di equità e di qualità sociale. Un ruolo noto fin dagli albori della medicina, attestato da un corpo di evidenze scientifiche su neuroscienze, epigenetica, psiconeuroendocrinoimmunologia, cresciuto dagli anni ’70 e culminato nella ricerca OMS del 2019 che lo conferma oltre ogni dubbio», aggiunge il Dr. Claudio Tortone di DoRS, il Centro Regionale di documentazione sulla Promozione della Salute con il quale SCT Centre ha attiva una collaborazione stabile che festeggia 10 anni proprio nel 2020.
«Il Teatro Sociale e di Comunità – afferma Alessandro Pontremoli docente di Teatro Educativo e Sociale dell’Università degli Studi di Torino– è da sempre l’arte dell’incontro tra i corpi vivi, un’esperienza di relazione in cui scoprirsi e scoprire il valore dell’altro, magari anche confrontarsi in modo vivace ma arrivare poi a creare insieme una narrazione sociale condivisa. Aprire spazi di incontro tra ricerca, formazione, cittadinanza, come Spazio BAC, è oggi una delle sfide che anche come Università sentiamo fondamentale».
Programma dell’inaugurazione
Lunedì 19 ottobre ore 17:00
Numero massimo presenti in sala (norme Covid): 50 persone compresi relatori ed artisti
Tutti i presenti sono su invito, non c’è accesso del pubblico esterno.
Gli organi di stampa interessati a partecipare devono accreditarsi scrivendo a ufficiostampa@simocarbone.it
In caso di modifiche dovute a restrizioni Covid, l’inaugurazione sarà fatta in parte online e in parte dal vivo.
Intervento artistico di accoglienza – Benvenuto a Spazio BAC
1.Tra Cultura e Salute uno spazio di possibilità e partecipazione per le persone e con le comunità
Introduce e presiede Alessandro Pontremoli (SCT Centre, Dip. Studium Unito)
Intervengono: Luciano Marocco (presidente Opera Barolo), Roberto Cavallo Perin (presidente Corep), Davide Caregnato (direttore Corep). Prof.ssa Carluccio (prorettrice Università Torino), Dario Gallina (presidente Camera di Commercio), Guido Bolatto ( segretario generale Camera di Commercio), Area Obiettivo Cultura (Compagnia di San Paolo), Pierluigi Sacco (founder CCW) – contributo video.
Alessandra Rossi Ghiglione (direttrice SCT Centre, presidente Tpe)
Presentazione del programma di Spazio BAC
(Cerrone/SCT Centre, Fabris/Filieradarte, Menegatti/SCT Centre)
Intervento artistico
- Le performing arts nelle sfide sociali e urbanistiche a Torino: una storia di arte e comunità
Intervengono: Norma De Piccoli (Università di Torino), Luca Deri (Circoscrizione 7)
Intervento artistico
- La sfida del welfare generativo: il Distretto Sociale Barolo e la città
Intervengono: Annamaria Poggi (cda Opera Barolo), Sonia Schellino (vicesindaca Comune Torino)
Intervento artistico
- Fare cultura, innovazione sociale e salute con le comunità: quali possibilità? Quali necessità?
Intervengono: Matteo Bagnasco (Compagnia di San Paolo), , Tiziana Ciampolini (Snodi) contributo video, Luca Dal Pozzolo (Osservatorio Culturale del Piemonte) contributo video, Marco Chiriotti (Regione Piemonte) tbc, Marco Giusta (Comune Torino), Claudio Tortone (DoRS- Regione Piemonte)
Festeggiamenti con interventi artistici dal vivo e Visita dello Spazio
L’aperitivo è realizzato da Corep ed è a cura della Coop. Sociale onlus L’isola di Ariel.
Le mascherine/dono sono realizzate da Colori Vivi, start up a impronta femminile creata da Articolo 10 onlus.
Scheda tecnica
Ruolo delle arti nel miglioramento della salute e del benessere
Dalla ricerca OMS del 2019
https://culturalwelfarecenter.files.wordpress.com/2020/06/health-evidence-network-200604.pdf
Le attività artistiche possono innescare risposte psicologiche, fisiologiche, sociali e comportamentali che sono a loro volta legate ai risultati in termini di salute. Ad esempio, le componenti estetiche ed emotive delle attività artistiche possono fornire opportunità di regolazione delle emozioni e di riduzione dello stress. La regolazione delle emozioni è intrinseca al modo in cui gestiamo la nostra salute mentale, mentre lo stress è un noto fattore di rischio per l’insorgenza e/o la progressione di una serie di patologie, tra cui le malattie cardiovascolari e i tumori. Nel momento in cui ci si dedica alle arti, la stimolazione cognitiva può fornire opportunità di apprendimento e di sviluppo delle competenze. Essa è inoltre associata a un minor rischio di sviluppare demenze e malattie mentali come la depressione. L’interazione sociale durante la partecipazione alle attività artistiche può alleviare la solitudine e la mancanza di sostegno sociale, entrambe associate a risposte fisiologiche negative, declino cognitivo, declino funzionale e motorio, malattie mentali e mortalità precoce (29,30). L’interazione sociale tra diversi gruppi di persone può migliorare il capitale sociale e ridurre la discriminazione, essendo quest’ultima legata alle malattie mentali e ad una serie di altre patologie, tra cui le malattie cardiovascolari, le patologie respiratorie e sintomi di malattia come dolore e mal di testa. L’attività fisica svolta attraverso la partecipazione alle arti può ridurre i comportamenti sedentari, che sono associati a patologie come il dolore cronico, la depressione e la demenza. Anche la partecipazione a discussioni sul tema della salute, o in contesti sanitari e di cura, attraverso attività artistiche può favorire comportamenti salutari come una dieta sana, la rinuncia al fumo e all’alcol eccessivi, che sono collegati a una minore mortalità per malattie cardiovascolari e cancro.
I protagonisti dello Spazio BAC
Spazio BAC
- è stato realizzato sulla proprietà dell’Opera Barolo con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo
- è in via Cottolengo 24/bis Torino spaziobac.com info@spaziobac.com
Spazio BAC è gestito da Social Community Theatre Centre | Corep in collaborazione con Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino Associazione Culturale Teatro Popolare Europeo
- Social Community Theatre Centre (SCT Centre) nasce dall’incontro tra Consorzio Corep, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino e Teatro Popolare Europeo. Diretto da Alessandra Rossi Ghiglione con la supervisione scientifica di Alessandro Pontremoli, il team intergenerazionale di SCT Centre dà vita a ricerche, attività di valutazione e progetti artistici di innovazione culturale e di forte impatto sociale. Dal 2003 SCT Centre sviluppa a Torino la metodologia di Teatro Sociale di Comunità con un focus sulla promozione della salute e l’inclusione sociale collaborando in Italia e all’estero con una vasta rete di partner. Dal 2006 ha avviato una collaborazione stabile con la Scuola di Medicina dell’Università di Torino e dal 2010 una convenzione con DorS – Centro per la promozione della Salute della Regione Piemonte.
SCT Centre gestisce Spazio BAC curandone l’offerta culturale e formativa in dialogo con le altre realtà che lo abitano. Dentro Spazio BAC hanno sede gli uffici di SCT Centre.
- Corep è un consorzio pubblico senza fini di lucro composto da Università degli Studi di Torino e Camera di Commercio di Torino che attua iniziative di collaborazione fra l’Università degli Studi di Torino, il mondo della produzione e dei servizi e le Istituzioni pubbliche locali in tre principali aree di intervento: la formazione specialistica e di alto livello, il supporto all’innovazione e alla ricerca e i servizi per i Consorziati.
- Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino – Studium, raccoglie e continua la tradizione degli studi umanistici coltivata presso le Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature Straniere e Scienze della Formazione. Su iniziativa della cattedra di Teatro Educativo e Sociale, il Dipartimento ha realizzato progetti nazionali e internazionali di ricerca intervento e di valutazione sul ruolo delle performing arts, nelle medical humanities e nelle azioni di audience engagement.
- Teatro Popolare Europeo è formato da un team di artisti e professionisti che concepiscono il teatro come azione culturale e civile. Dapprima con i linguaggi della narrazione teatrale e poi sempre più con una poetica fatta di parola, canto e installazione visiva il lavoro del Teatro Popolare Europeo si sviluppa con la produzione di spettacoli e di progetti teatrali di comunità nell’ambito dell’audience engagement e in contesti di vulnerabilità.
Sono partner di Spazio BAC Associazione Filieradarte Associazione CCW – Cultural Welfare Center
- Associazione Filieradarte affonda le sue radici in un’idea di danza espressiva e creativa per tutti. Organizza laboratori di danza educativa e di comunità per bambini, famiglie, gruppi di persone di ogni età, comunità, asili nido e scuole. Coinvolge educatori, insegnanti, operatori, artisti e danzatori in percorsi di formazione professionale e di ricerca. A Spazio BAC realizza corsi per bambini di avvio allo studio della danza con un approccio ludico, laboratori di danza creativa e movimento espressivo genitore-bambino e laboratori coreografici per ragazzi e giovani.
- CCW – Cultural Welfare Center è un centro di competenza sulla relazione virtuosa tra cultura, salute e sociale nato dalla volontà di dieci professionisti da 15 anni impegnati nella ricerca-azione tra Cultura e Salute. La chiamata, partita da Catterina Seia con la stretta collaborazione di Alessandra Rossi Ghiglione, coinvolge esperti interdisciplinari: Annalisa Cicerchia, Giuseppe Costa, Luca Dal Pozzolo, Elisa Fulco, Enzo Grossi, Pier Luigi Sacco, Flaviano Zandonai e Irene Sanesi, ai quali si sono uniti Antonio Lampis e Fabio Viola. Spazio BAC, insieme a Farm Cultural Park a Favara-Sicilia, diretto da Andrea Bartoli, è una delle due sedi operative nazionali di CCW.
Associazioni che fanno parte del Distretto Sociale Barolo
- Camminare Insieme
- Sociale Accomazzi
- Comunità Giulia
- CTS Centro Torinese Solidarietà
- Comunità ortodossa rumena
- Onlus Carlo Tancredi e Giulia di Barolo
- Associazione Cilla
- CISV
- Ufficio Pastorale Migranti
- Housing Giulia
- Istituto delle Figlie di Gesù Buon Pastore
- Fondazione Mario Operti
- Associazione A.G.A.P.E.
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