Nasce il Premio Mater Urbis, al battesimo il “filosofo della scienza” Piero Angela
Bagno di folla per Piero Angela ad Albano Laziale. Il celebre divulgatore scientifico ha presenziato sabato 20 ottobre, in una gremita Sala Nobile di Palazzo Savelli, per ricevere dal Sindaco Nicola Marini il Premio Mater Urbis. Quest’ultimo, alla sua edizione inaugurale, è stato ideato dal Professor Aldo Onorati e promosso da un apposito Comitato formato dallo stesso Aldo Onorati, dal Dottor Armando Guidoni ricercatore dell’ENEA, dal Maestro Fulvio Creux musicista già Direttore della Banda dell’Esercito Italiana, dall’Avvocato Marco Camilli e dal Dottor Roberto Libera antropologo e Direttore del Museo Diocesano della Diocesi di Albano. Nelle motivazioni del premio si legge “[…]Piero Angela ha tracciato una via non percorsa prima circa la divulgazione e soprattutto la visione a raggiera della complessa cultura scientifica. Egli, da vero Maestro, supera la mera specializzazione, collegando in modo geniale le varie ramificazioni del sapere, poiché nulla è scollegato nel settore della conoscenza”.
La novità di questo premio consiste, dunque, nella motivazione che considera Piero Angela un “filosofo della scienza”. Quindi non si dà un riconoscimento al grande divulgatore, ma al pensatore originale che ha oltretutto formulato un metodo didattico di approccio alla scienza. Di fatti, Onorati già molti anni or sono tenne una conferenza sul tema “Piero Angela filosofo della scienza”, nell’aula magna del palazzo della Provincia di Roma e la sua intuizione fu accolta con favore.
Il Sindaco Nicola Marini ha commentato: «Questo premio affonda le sue motivazioni proprio nella nostra tradizione e cultura, nel suo essere nella Storia, la nostra. Perché la Storia e la Conoscenza travalicano i confini e diventano un bene di tutti. E la città, diventa il luogo di incontro, di socialità, di scambio, di crescita, di contatto, di arricchimento. Albano Laziale vuole rafforzare il proprio ruolo nell’ambito della promozione culturale. Questo premio è lì a ribadirlo, unendo tradizione e modernità, passato e presente, storia e futuro».
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