Nasce, a Valmontone, l'osservatorio comunale per la sicurezza
«Dai nostri cittadini – ha detto il sindaco Angelo Angelucci e il consigliere delegato alla sicurezza Massimiliano Di Santo – ci arriva una sempre maggiore domanda di sicurezza cui abbiamo il dovere di rispondere.
Ma se la comunità avverte maggiormente il problema della microcriminalità e degli atti di vandalismo, noi, come istituzioni, abbiamo bisogno di mantenere alta la vigilanza sul fenomeno della criminalità organizzata, che potrebbe guardare con interesse a Valmontone in questa fase di sviluppo economico. Per ques to abbiamo bisogno del contributo delle forze
dell’ordine ma anche di organismo come l’osservatorio per la sicurezza, che sarà in grado di fornirci preziose indicazioni sulle decisioni da assumere su questo versante».
Nel dettaglio, il compito più importante dell’Osservatorio comunale per la sicurezza sarà quello di predisporre, con cadenza semestrale, una mappa del territorio cittadino che evidenzi le zone più esposte ai fenomeni criminosi e che individui le diverse fattispecie criminose e un rapporto annuale con i dati e le tendenze relative alle diverse fattispecie criminose. Tali rapporti saranno inviati al sindaco che li esporrà in consiglio comunale.
Fra le altre attività dell’Osservatorio, il coordinamento con le forze dell’ordine presenti sul territorio mediante riunioni periodiche, con le associazioni, i comitati di quartiere, le scuole e gli enti religiosi, la mappatura delle aree oggetto di degrado e l’analisi dell’incremento di reti sul territorio.
Previsti anche “Interventi per la legalità”, con scuole e fasce più deboli della popolazione (ad esempio il centro anziani cittadino)
attraverso la realizzazione di incontri e convegni.
Intanto, sempre sul versante della Sicurezza, il sindaco Angelucci ha inteso precisare che saranno presi provvedimenti “tanto urgenti quanto drastici”, per evitare che alcune strade cittadine, soprattutto via S.Antonio e via della Pace, «nelle ore notturne diventino vere e propri circuiti da percorrere ad altissima velocità con seri rischi per l’incolumità dei cittadini».
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