“Narco” per un giorno….
La lotta contro il narcotraffico è sicuramente una delle più costose e complesse delle tante, che qualsiasi stato democratico deve affrontare. Sono notevoli i milioni d’euro che muovono la droga e la mafia li sa ben utilizzare per comprare le “volontà” e generalizzare la corruzione. Non è facile intrappolare questi delinquenti, ogni volta più artefatti e attenti nel momento delle manovre per raggirare la legge. E ancor più complicato, è al momento della cattura, provare la lunga lista di delitti nei quali incorrono con le loro trame ed i loro raggiri. Quello che è venuto alla luce ora, è un’altra supplementare complicazione: cosa fare con le proprietà che vengono loro sequestrate, quando con le ossa rotte terminano la condanna? Case di lusso, chalet con piscina climatizzata, appartamenti, hotel ai piedi delle spiagge, le automobili più care, yachtes… E tutto quello che un delinquente vuole avere nel suo focolare: mobili in design avanzato, plasma d’ultima generazione e birra nel frigo. Con la birra forse non ci sarebbero problemi…ma con tutto il resto? La lotta contro il narcotraffico, fortunatamente, sta facendo un passo avanti con regolamenti specifici che danno stabilità ai procedimenti, per assumere l’incombenza degli incauti beni e per gestire i patrimoni dei capi detenuti, fino a convertire in ferrovecchio tutta la merce trasportata ed incagliata nelle capitanerie di porto. Il passo seguente è arrivare nei loro siti, trovati però abbandonati…e la Ferrari? Non ci sarà, non ci sarà nessuna forma per creare un circuito turistico, neppure per un solo giorno. Un “narco per un giorno”, che permetta di affittarla per una modica quantità di denaro? No, grazie no, è urgente… non desideriamo mica rovinarci!
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