MYANMAR: UN PAESE PIENO DI CONTRASTI
MYANMAR: UN PAESE PIENO DI CONTRASTI DOVE AI PIÙ GIOVANI VIENE DATA LA POSSIBILITÀ DI RISCATTARSI GRAZIE ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
La Fondazione Opera Don Bosco Onlus di Milano da anni si occupa dei più giovani della ex Birmania, attivando percorsi di formazione e costruendo strutture ricettive
per i tantissimi bambini e ragazzi di strada
Milano, 25 giugno 2019 – Chiamata anche “la terra delle mille pagode”, il Myanmar è uno stato che, nonostante gli sforzi recentemente fatti, rimane tra i più poveri dell’Asia con il 32,7% della popolazione sotto la soglia di povertà e con un’economia che soffre di decenni di stagnazione, cattiva gestione e isolamento.
Tanti giovani vivono per strada, ai margini della società, in condizioni inumane e senza accesso all’istruzione, dipendenti da droghe e costretti a cibarsi di scarti, solo in rari casi riescono a svolgere lavoretti in un contesto dove il furto rimane l’attività più frequente con le carceri minorili che versano in condizioni pietose.
La Fondazione Opera Don Bosco Onlus di Milano da anni è attiva in questo Paese con progetti e iniziative volte a risollevare la gioventù attraverso la formazione professionale, grazie alla quale inserirsi nella società e nella comunità. Tra le Opere salesiane del Myanmar c’è quella di Myitkyina, nel nord del Paese -una zona colpita da numerosi conflitti- dove sono ospitati 32 ragazze e 73 ragazzi provenienti da famiglie molto povere della regione. Nel corso degli ultimi 11 anni, all’interno del Centro, hanno concluso gli studi oltre 500 studenti tra i 18 e i 25 anni ottenendo un attestato in carpenteria, meccanica e saldatura per quanto riguarda la componente maschile e in sartoria, maglia e ricamo laddove a formarsi sono le ragazze. Il Don Bosco Vocational Training Center di Myitkyina ha al suo interno anche stanze e aree di accoglienza interne ed esterne dedicate agli studenti, nelle quali possono praticare anche sport come pallavolo, calcio e kickball.
Oggi l’intenzione è quella di ampliare la struttura ricettiva con due edifici aggiuntivi che comprenderanno nuovi ambienti per l’ospitalità e una sala conferenza, utilizzabile per tutti quei progetti extra che potranno arricchire ulteriormente la proposta formativa rivolta agli studenti.
Di recente, lo staff della Fondazione Opera Don Bosco Onlus di Milano si è recato in Myanmar per visitare le presenze salesiane, monitorare le opere sostenute in favore dello sviluppo sociale e valutare eventuali progetti per il futuro. Tra questi sono oggi attivi il Centro di Chantagon gestito dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, nel quale è stata finanziata la costruzione di un “cortile coperto” nello stile di Don Bosco dove i bambini di questa zona molto povera potranno ritrovarsi per divertirsi, oltre che imparare: qui infatti tanti bambini possono recuperare anni scolastici e i giovani possono usufruire di un servizio di formazione professionale.
A Mandalay sorge invece un centro educativo che permette ai ragazzi della regione di avere un appoggio dove vivere e poter studiare; qui, in futuro, si vorrebbe ampliare l’offerta formativa professionale e sostenere un progetto sportivo per il recupero dei ragazzi di strada.
La visita si è poi spostata verso l’Opera salesiana di Myitkyina di cui sopra, per poi recarsi a Anisakan-Nazareth, dove sono presenti 153 ragazzi provenienti da tutto il Paese che, oltre a prepararsi per gli esami scolastici della scuola pubblica, possono frequentare corsi di musica, calcio e teatro. Il viaggio si è concluso con la visita alla Casa salesiana di Hlaing Yar Vocational Center, struttura dedicata all’accoglienza dei giovani e all’asilo gestito dalle suore FMA presenti a Hlaing Thar Yar, nella prima periferia di Yangon, dove l’attenzione è rivolta a bimbi dai 3 ai 7 anni solitamente abbandonati sulla strada dai genitori che si devono recare ogni giorno al lavoro.
I passi avanti fatti in questi anni sono tanti, il Myanmar tuttavia è un territorio che richiede una continua attenzione e aiuti concreti ai tanti progetti attivati nelle diverse regioni del paese, per questo motivo la Fondazione condivide pienamente l’appello lanciato qualche giorno fa del Cardinal Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon e Presidente della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia: «Affinché il Myanmar torni ad essere Suvarnabhumi – la “terra dorata” che era in passato – è necessario porre fine a tutti i conflitti armati che affliggono il Paese».
La Fondazione Opera Don Bosco Onlus, nel suo piccolo, intende contribuire continuando a sostenere i tanti progetti attivati nelle diverse regioni del Paese, affiancandoli con nuove iniziative.
Per maggiori informazioni: www.operadonbosco.it.
Tramite srl
Via Mascherpa 14 – Carate Brianza (MB)
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