Mustaki, l’artista che intrappola la rabbia sulle tele
In mostra a Roma dall’8 novembre le opere del giovane autodidatta di Losanna
La pittura e l’arte possono diventare una via di fuga dalla psicosi, dalla depressione, dai dolori e dai tormenti interiori: è quello che è accaduto a Thomas Mustaki, giovane artista svizzero autodidatta, classe ’90. Le sue opere saranno esposte a partire da mercoledì 8 novembre nel Museo-donazione Umberto Mastroianni all’interno dei Musei di San Salvatore in Lauro (Piazza di San Salvatore in Lauro 15, Roma) all’interno della mostra “Innovare creando”, un evento organizzato da Lorenzo Zichichi e la Sua Casa Editrice “Il Cigno GG Edizioni” in collaborazione con ANDI, l’associazione nazionale degli Inventori, che celebra quest’anno il suo 70esimo anniversario. Il tema delle opere in mostra è “il Mar Mediterraneo”: figure umane, volti, che forse – nella loro resa così “innovativa” racchiudono e raccontano nuovi metodi e strumenti per un miglior controllo della sicurezza dei mari.
Nelle opere in mostra di Mustaki la parola d’ordine è innovazione: le sue tele sono una rivoluzione di tratto, di linea e di colore, in un mix tra street art, stile neorelista e neoespressionismo. Le forme geometriche sono capaci di imprimere autenticità alle sue opere in perfetto equilibrio con i concetti più profondi dell’animo umano. «Non so da quale angolo della mia mente vengano i volti che dipingo – spiega il giovane artista – so solo che rappresentano la personificazione delle mie emozioni, come la rabbia, che grazie al rullo e al pennello riesco a intrappolare sulla tela. Sono emozioni crude, che dipingo di getto». Nei quadri dell’artista di Losanna le figure umane e i volti ritratti con pennellate imbevute di colori vivaci e accesi, quasi fosforescenti, raccontano della battaglia che il giovane, all’età di 15 anni, ha dovuto affrontare. Nel 2005, infatti, Mustaki ha trascorso un lungo periodo in ospedale per riprendersi da un forte shock psicologico; è stato proprio durante una delle lezioni di terapia artistica che ha scoperto la sua passione per l’arte decidendo di metterla al centro della sua nuova vita.
Sarebbe riduttivo, tuttavia, descriverlo con il cliché dell’artista travagliato: dalle fasi buie della sua vita Mustaki vuole trarre e rappresentare solo il meglio per mandare un messaggio positivo e provocare emozioni e reazioni forti in chi, come lui, si è trovato ad affrontare momenti drammatici come la depressione. Il risultato è una pittura realista, contemporanea, vera. Estrema, a volte.
(ingresso gratuito)
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento