Musica, Bignoli, il ricordo della moglie: “In lui uno sguardo diverso”
25 AGOSTO 2021 a cura di Paolo Belluccio
FONTE: CITTÀ NUOVA
Paola Maschio, moglie del cantautore cristiano Roberto Bignoli, ricorda il marito, la sua carriera artistica e la loro storia d’amore
Roberto Bignoli (da Wikipedia)
“Una luce irradia il mondo”, quante volte abbiamo ascoltato questo brano dedicato alla Madonna. La voce, colma di serenità, è di Roberto Bignoli, cantautore cristiano venuto a mancare nel 2018. Ripercorriamo, insieme alla moglie Paola Maschio, la loro storia d’amore e la carriera del marito.
Ciao Paola e grazie per la tua disponibilità. In questa intervista vorrei chiederti dei ricordi che hai con Roberto Bignoli, tuo marito. Come iniziò la vostra storia?
Ho conosciuto Roberto il 5 ottobre del 1983 Una sera venne a casa nostra con degli amici di mia mamma, lei aveva appena cominciato a frequentare il gruppo del Rinnovamento nello Spirito e li aveva conosciuto Roberto. Roberto frequentava quel gruppo di preghiera da poco, li aveva conosciuti un pomeriggio in una chiesetta di Varese, dove andava a pregare per chiedere alla Madonna il successo nel mondo dello spettacolo. Quei ragazzi lo videro e gli dissero “Gesù ti ama”, lui rimase colpito da quelle parole e cominciò a seguirli per curiosità.
Quella sera Roberto ci fece ascoltare alcune canzoni, dopodiché una settimana dopo lo rividi ad un incontro di preghiera a Lentate sul Seveso e come lui cominciò a cantare, non so per quale ragione, mi innamorai di lui.
Sentivo dentro di me un amore profondo e vedevo in lui un’anima buona e generosa che aveva bisogno di amore. Il vero amore si consolidò al ritorno del viaggio a Medjugorje che facemmo con gli amici del Rinnovamento durante la Pasqua 1985. Tante cose ci hanno tenuto uniti e forti nella fede e abbiamo sempre camminato con la gioia di sapere che la nostra vita aveva un senso e la storia da percorrere era un cammino di conversione e di preghiera. Nel 1992 ci siamo sposati e nel 1995, è nata Mariastella e nel 1998 Mariachiara, i loro nomi nascono proprio dall’amore che abbiamo per Maria Santissima, volevamo dare un segno alle nostre figlie di questo grande amore.
Tra i tanti album di Roberto Bignoli quale ti dona più emozioni?
Tutti gli album di Roberto per me sono importanti e mi donano emozioni, ma non posso negare che la canzone che più mi tiene unita a lui è “Oltre la collina”. Il brano segna il suo passaggio della vecchia vita di uomo senza fede all’ uomo che ha incontrato il Signore.
“Salmo 39” fu il suo ultimo singolo. Ricordo che aveva l’idea di pubblicare un album dedicato ai salmi…
Salmo 39 è stato quello che voleva essere l’inizio di una raccolta di salmi cantati, Roberto lo ha fatto insieme a Nico Fortarezza e a musicisti del mondo della musica leggera. Roberto era felice che attraverso questo canto si erano aperte delle nuove relazioni musicali e di condivisione con quel mondo che Roberto amava, quello della musica. Anche il video creato per quel salmo è stato il frutto di un lavoro attento e curato per essere veicolo di valori da trasmettere anche ad un pubblico giovane e con l’idea di provocare nell’intimo delle domande e cercare le risposte.
Purtroppo non ha fatto in tempo a fare gli altri salmi, il Signore ha scelto diversamente ma ha lasciato. Secondo le testimonianze raccolte in questi anni , in ogni persona che lo ha incontrato qualcosa che si riconduce a quella ricchezza e profondità di vita che si legge nel vangelo, nei salmi e nelle scritture e che porta a guardare la vita con occhi diversi.
E Mariachiara e Mariastella, i vostri figli, che rapporto hanno con la musica?
Mariachiara e Mariastella con la musica, ascoltano e seguono un po’ tutto, ma dal punto di vista artistico credo abbiano altre strade. Roberto in casa non ha mai fatto peso al fatto che era un cantautore e loro sapevano cosa faceva ma non le coinvolgeva nel mondo della musica, desiderava che sviluppassero i loro interessi indipendentemente da tutto, perché per lui era importante che le figlie trovassero la loro strada senza condizionamenti.
Paola, tu per vario tempo hai curato il portale “Informusic”, dedicato alla musica Cristiana, quali cantanti e gruppi musicali Cristiani segui?
Informusic è stato un portale che è nato quando internet stava nascendo. Con Roberto abbiamo cercato di portare avanti la musica cristiana e la nuova evangelizzazione per tanti anni.
Sono stati anni faticosi, passavo dalle 12 alle 14 ore sul pc e nello stesso tempo mi occupavo della famiglia. Abbiamo promosso la musica cristiana e sacra italiana e straniera e sono nati parecchi festival e concerti internazionali ma poi nel periodo dell’adolescenza delle ragazze, ho diminuito il mio lavoro, perché ogni artista ormai era in grado di autogestire i propri spazi su internet e autopromuoversi.
Oggi sto pensando di riprendere in mano parte di quanto fatto in passato, ma ancora non so le modalità, ma sono certa che Roberto Bignoli e la musica cristiana contemporanea debbano continuare a parlare al mondo.
C’è bisogno di messaggi positivi, d’amore e soprattutto di valori cristiani.
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