Muraro in Campidoglio, cavallo di Troia di Cerroni”
ROMA, 10 settembre 2016 – “La lettera di Paola Muraro del 25 luglio 2016, (protocollo QL43131) indirizzata all’ex presidente dell’Ama Daniele Fortini, pubblicata oggi su Il Messaggero aggrava pesantemente il quadro delineatosi attorno alla figura dell’assessore Muraro, pluriennale consulente di Ama per gli impianti e referente delle autorizzazioni integrate ambientale (AIA)”. E’ quanto dichiara il consigliere Pd al IX Municipio Alessandro Lepidini.
“Con questa missiva la Muraro “spingeva” per la riapertura dell’impianto di tritovagliazione di Rocca Cencia di proprietà di Cerroni, chiedendo all’ex presidente di Ama cosa impedisse l’impiego della struttura per fronteggiare le criticità connesse alla raccolta di rifiuti nella capitale e sostenendo la presenza di tale impianto nel piano rifiuti della Regione Lazio. Con questa lettera viene smascherato il vergognoso gioco della Muraro di far tornare Cerroni al centro del business dei rifiuti a Roma”.
“Con questa missiva – continua Lepidini – si chiude il cerchio iniziato dall’incontro segreto del 30 giugno tra il deputato e vice presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle EcoMafie Stefano Vignaroli, Paola Muraro, assessore in pectore, rappresentanti di Cerroni e Daniele Fortini e, pèroseguito con il blitz in streaming presso l’impianto di Rocca Cencia di Cerroni.”
“E’ politicamente inammissibile – prosegue il consigliere dem – che chi ancora oggi favorisca Cerroni, responsabile di incalcolabili danni ambientali per questa città, possa continuare ad essere l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale. Se poi ricordiamo che la Muraro è indagata nei filoni d’indagine da parte della procura di Roma relativi all’accordo forfettario sui rifiuti conferiti nel tritovagliatore di Cerroni, alla consulenza prestata dalla Muraro a Cerroni e pagata 22 mila euro e agli impianti non a norma su cui avrebbe dovuto vigilare la stessa Muraro, è eticamente insostenibile il suo incarico.”
“Ma il Movimento 5 Stelle non si proclamava l’alfiere della trasparenza e dell’onestà? Come pretende chi in campagna elettorale annunciava di voler cambiare tutto a Roma fare questo, dando incarichi a persone che hanno svolto un ruolo di consulenza fondamentale in Ama per oltre 10 anni? Chiedo – conclude Lepidini – alla sindaca Raggi che al di là delle valutazione dei Pm revochi subito la nomina di questo assessore perchè è ormai un atto dovuto soprattutto nei confronti dei territori e dei cittadini violentati da irreversibili scempi ambientali”
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