Mozart, concerti per pianoforte al pianoforte Ingrid Jacoby che debutta a Santa Cecilia
Dopo anni di successi dal vivo e discografici gli Archi di Santa Cecilia, diretti da Luigi Piovano sono un’assidua presenza nella stagione da Camera ceciliana nella quale saranno nuovamente presenti mercoledì 18 aprile (ore 20.30, Sala Sinopoli, Auditorium Parco della Musica). Il programma interamente dedicato a Mozart prevede due Concerti per pianoforte e orchestra – K 414 e K 271 – scritti a Vienna negli anni in cui Mozart teneva Accademie musicali per un pubblico di aristocratici.
Al pianoforte una delle più interessanti pianiste del panorama internazionale, Ingrid Jacoby, prima pianista, dopo Alfred Brendel, a essere invitata da Sir Neville Marriner a registrare proprio l’integrale dei 27 Concerti mozartiani: i primi tre CD di questo significativo progetto, interrotto dalla morte di Marriner nell’ottobre del 2016, sono apparsi fra il 2014 e il 2016, accolti con entusiasmo dalla stampa internazionale. Il progetto riprenderà subito dopo il concerto romano del 18 aprile, con l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Luigi Piovano.
In entrambi i concerti presentati a Roma, il pianoforte, come strumento solista, viene evidenziato anche se resta in costante dialogo con l’orchestra; in particolare il giovanile Concerto n. 9 K 271, detto “Jeunehomme” è uno dei primi concerti mozartiani ad anticipare le innovazioni stilistiche ed espressive che caratterizzano tutta produzione del compositore salisburghese. Completa il programma la Sinfonia n. 1, la prima, composta, a soli otto anni, a Londra dove il piccolo Mozart conobbe il figlio di Bach, Johann Christian stimato come direttore d’opera e compositore di sinfonie che lo avvicinò al modello in tre brevi movimenti risalente alla Sinfonia introduttiva dell’opera italiana – allora molto di moda – di cui resta traccia nella freschezza melodica e nelle scorrevolezza ritmica.
Sul podio Luigi Piovano, Primo violoncello solista dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, musicista di eclettica esperienza, a suo agio nei repertori più disparati dalla musica antica a quella contemporanea, nel ruolo di solista che da anni alterna con successo a quello sul podio.
Il concerto sarà trasmesso in diretta radio nel corso della trasmissione Radio3 Suite
Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Luigi Piovano si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi.
Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA).
Ha tenuto concerti di musica da camera con artisti del calibro di Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Leonidas Kavakos, Veronika Eberle, Katia e Marielle Labeque, Nikolay Lugansky, Malcolm Bilson. Dal 2007 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano e dal 2009 fa parte del trio “Latitude 41”.
Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di direttori come Chung, Nagano, Pletnev, Boreyko, Menuhin, Bellugi. Al principio del 2018 ha riscosso un enorme successo in Giappone eseguendo il Concerto di Isang Yun con la Japan Philharmonic alla Suntory Hall, il Concerto di Dvořák con la Kyoto Symphony diretta da Gianluigi Gelmetti e quello di Saint-Saëns con la Hyogo PAC Orchestra.
Fra i suoi dischi più recenti, le Sei Suites di Bach e l’integrale per violoncello di Saint-Saëns e, con Latitude 41, un CD di musiche di Schubert e i due Trii di Saint-Saëns, tutti per Eloquentia. Nel 2012 la Nimbus ha pubblicato le Variazioni Goldberg registrate in trio con Dmitry Sitkovetsky e Yuri Zhislin.
Suona un Alessandro Gagliano del 1710 e un violoncello a cinque corde William Forster III del 1795.
Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione. Ha collaborato con solisti come Luis Bacalov, Stefano Bollani, Pietro De Maria, Benedetto Lupo, Sara Mingardo, Dmitry Sitkovetsky, Valeriy Sokolov, François-Joël Thiollier e ha registrato per la Naxos tre Concerti per pianoforte di Paisiello (solista Francesco Nicolosi) e per la Eloquentia le Quattro Stagioni di Vivaldi (solista Grazia Raimondi), il Concerto per violino di Britten (solista Livia Sohn) e un CD con Sara Mingardo in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler, premiato in Francia come miglior CD di Lieder dell’anno.
Dal 2008 al 2016 è stato direttore artistico dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano.
Dal 2013 al 2017 è stato direttore musicale di Roma Tre Orchestra.
Dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, incarico rinnovato fino a tutto il 2019. Con l’Orchestra della Magna Grecia ha diretto importanti pagine del grande repertorio sinfonico fra le quali l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Brahms, la Quarta, Quinta e Sesta Sinfonia e i Concerti di Čajkovskij, la Sinfonia in re di Franck, i due Concerti di Ravel.
Dopo il grande successo ottenuto a Roma nel 2013 dirigendo gli Archi dell’Orchestra di Santa Cecilia in un concerto di musiche di Schubert e la registrazione del medesimo programma per un CD Eloquentia, Piovano ha avviato una collaborazione stabile alla testa degli Archi di Santa Cecilia. Insieme hanno riscosso entusiastici consensi in diverse sedi italiane e ancora a Roma in Sala Santa Cecilia prima con le due Serenate di Dvořák e Čaikovskij, pure registrate per Eloquentia, e poi con un programma dedicato a Rota, Morricone e Piovani, registrato per un CD Arcana uscito a ottobre 2017. Il quarto CD con gli Archi di S. Cecilia uscirà a fine 2018 per la Sony.
Fra gli impegni come direttore nella stagione 2017/2018 i debutti con l’Orchestra di Padova e del Veneto, con l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia (per un concerto seguito da un CD) e con l’Orchestra Sinfonica Siciliana.
La pianista americana Ingrid Jacoby discende da una famiglia con fortissime radici musicali: fra i suoi ascendenti figurano niente meno che il Principe Luigi Ferdinando di Prussia, dedicatario del Terzo Concerto di Beethoven, e Federico il Grande.
Vincitrice di prestigiosi premi e concorsi, come l’Artists Presentation Award, lo Steinway Hall Artists Prize, il Concert Artists Guild Award, la Baldwin National Piano Competition e la Gina Bachauer International Piano Competition, nella sua carriera Ingrid Jacoby ha collaborato con grandi direttori come Giuseppe Sinopoli, Yehudi Menuhin, Charles Mackerras, Neville Marriner, Leonard Slatkin e Walter Susskind, è stata invitata in festivals prestigiosi come quelli di Aldeburgh e Aspen e ha suonato Concerti di Mozart al Mozarteum per il Festival di Salisburgo e al Ravello Festival. Dopo il suo trasferimento in Inghilterra ha tenuto recitals presso la Wigmore Hall, la Queen Elizabeth Hall e la St. John’s Smith Square e ha suonato ripetutamente come solista con tutte le più importanti orchestre londinesi (London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, London Mozart Players).
Le sue numerose registrazioni discografiche testimoniano della vastità e originalità del suo repertorio: un CD beethoveniano votato come “Top Classic Release” dalla rivista “Classic FM” nel 1995, la prima registrazione mondiale dell’integrale pianistica di Korngold nel 1998, un recital di musica russa nominato come “Pick of the Year” da uno dei critici di “Gramophone” nel 2001, i Concerti di Shostakovich e della Ustolvskaya con la Royal Philharmonic diretta da Charles Mackerras nel 2002 e quelli assai più popolari di Grieg e Schumann sempre con la Royal Philharmonic diretta da Dmitry Sitkovetsky nel 2005, il Concerto in Fa di Gershwin e The Age of Anxiety di Bernstein con la Russian National Orchestra nel 2008, l’integrale dei Concerti di Beethoven, acclamata dalla stampa internazionale, con la Sinfonia Varsavia diretta da Jacek Kaspszyk nel 2013. Dopo aver lavorato con Sir Neville Marriner e la Academy of St. Martin-in-the-Fields, Ingrid Jacoby è stata la prima pianista dopo Alfred Brendel a essere invitata da Sir Neville a registrare l’integrale dei 27 Concerti mozartiani: i primi tre CD di questo significativo progetto, interrotto solo dalla morte di Sir Neville Marriner nell’ottobre del 2016, sono apparsi fra il 2014 e il 2016, accolti con entusiasmo dalla stampa internazionale. Il progetto riprende ora, subito dopo il concerto romano del 18 aprile, con l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Luigi Piovano.
Fra gli impegni concertistici di questi ultimi anni, un concerto presso la Grande Sala del Conservatorio di Mosca con l’Orchestra Nazionale Russa, l’integrale dei Concerti di Beethoven in tre serate a Varsavia, un tour in 6 città della Cina, un recital per la Radio Bavarese, concerti con la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko, e un primo CD per l’etichetta Steinway. Ingrid Jacoby è un’artista Steinway a un membro della Steinway Hall of Fame. Negli Stati Uniti ha ricevuto un premio alla carriera dalla National Society of Arts and Letters nello stesso anno di Jessye Norman e Shirley MacLaine.
Stagione da Camera
Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli
mercoledì 18 aprile ore 20.30
Orchestra da Camera di Santa Cecilia
Luigi Piovano direttore
Ingrid Jacoby pianoforte
Mozart Sinfonia n. 1 K16
Concerto per pianoforte n.12 K414
Concerto per pianoforte n.9 K271 “Jeunehomme”
Biglietti da 18 a 38 Euro
I biglietti possono essere acquistati anche presso:
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin Infoline: tel. 068082058
Prevendita telefonica con carta di credito:
Call Center TicketOne Tel. 892.101
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