Mostra “Il Cannocchiale di Galileo”
Fino al 6 gennaio 2010 è in corso a Roma, presso il Palazzo Incontro, la mostra “Il telescopio di Galileo”. Curatore dell’iniziativa è lo storico dell’astronomia Giorgio Strano, coadiuvato da un comitato scientifico composto da Paolo Del Santo, Giuseppe Molesini, Filippo Camerota, Pier Andrea Mandò, Francesco Palla, Halbert Van Helden e Sven Duprè: storici della scienza, fisici, matematici e astronomi.
Un contributo non indifferente all’elaborazione e alla messa in atto di questo progetto scientifico è giunto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dall’Istituto Nazionale di Ottica Applicata (INOA), dall’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e dalla Stazione Sperimentale del Vetro di Murano. Divisa in sei sessioni, la mostra presenta fedeli riproduzioni di antichi strumenti, molti dei quali conservati presso il Museo di Storia della Scienza di Firenze, insieme ad importanti manoscritti. Grazie a exhibits interattivi e applicazioni multimediali, che consentono ai visitatori di rivivere da protagonisti le straordinarie imprese di Galileo, viene offerto un contributo decisivo alla comprensione dei principi fisici, ottici e astronomici che ne sono alla base. La mostra illustra inoltre l’evoluzione delle tecniche per produrre lenti, specchi, occhiali da vista e camere oscure, lungo un viaggio nel tempo in cui il visitatore percepisce la forte integrazione di scienza, cultura e religione tra il Cinquecento e il Seicento.
Galileo derivò l’idea del telescopio da modesti tubi dotati di lenti prodotti in Olanda e in vendita nelle strade di Venezia nel 1609. La mostra illustra le innovazioni apportate dallo scienziato toscano allo strumento e le sue eccezionali scoperte: la Via Lattea, che gli si svelò come un conglomerato di innumerevoli stelle, la natura irregolare della superficie lunare, i quattro satelliti orbitanti intorno a Giove, le macchie solari, le fasi di Venere. Scoperte rese possibili grazie al nuovo metodo osservativo e alle lenti dalle elevate prestazioni, delle quali la mostra intende rivelare i segreti.
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