Mostra di acquerello con poesie
Intervista con Helena, pittrice italo-americana che esporrà le sue opere il 19, 20 aprile e il 26, 27 aprile a Piazza Mazzini n.1 , Grottaferrata (Rm), presso i locali di Curanatura di Daniela Mazzolani. Helena ha studiato scultura con il maestro Pericle Fazzini presso l’Accademia di Belle Arti di Roma ed ha esposto per la prima volta le sue opere l’estate del 2007 a Scanno in provincia dell’Aquila.
1. Quando ha iniziato a dipingere ad acquerello?
Ho sempre sentito il desiderio di farlo ma ho iniziato solo due anni fa. E qui vorrei esprimere la mia gratitudine ad Antonio Alfei che non è un artista vero e proprio ma che mi ha dato delle chiavi e mi ha mostrato delle porte. Col tempo mi ha permesso di vincere alcune delle mie paure e ha fatto sì che prendessi il pennello in mano.
2. Quale è il suo maestro? Si ispira a qualcuno in particolare?
Non mi ispiro a nessuno ma ho appreso molto dalle opere di alcuni dei più bravi acquerellisti esistenti. Wayne Roberts, Judi Whitton e Steve Fleming sono solo alcuni di questi.
3. Quale è il soggetto dei quadri?
Sono paesaggi naturali; scorci di paesi; particolari di situazioni che ho fotografato in Italia, in America ed in Inghilterra o che ho dipinto dal vivo. Lo scopo è quello di catturare la magia del momento: un gioco di luci che non si ripeterà e che con la pittura si immortala. Non ha senso trasformare in dipinto fotografie di altri, sono già immortali.
4. Quale è la particolarità di dipingere ad acquerello?
Ha una sua volontà per così dire. Non hai sempre il pieno controllo del mezzo perché, come con i gatti, ti devi adeguare a volte se vuoi entrarci in sintonia ed armonia. Impari ad apprezzare e “sfruttare” le frequenti sorprese che ti regala. Apre nuove dimensioni di colori, luce e combinazioni di essi che non immaginavi prima.
5. Realizza anche quadri astratti?
Sì, ho dipinto anche qualche quadro astratto, ma non con lo scopo di esprimere un pensiero o sofferenze interiori o con l’intento di dare messaggi metafisici ma per esprimere emozioni attraverso colori e luce. Come l’acquerello stesso porto avanti un discorso semplice e pulito e, spero, gioioso.
6. Se dovesse paragonare la sua pittura ad una musica?
Forse ad alcuni pezzi di Andreas Vollenweider o Wim Mertins, o a qualche strumento come l’arpa e il pianoforte.
Alle opere di Helena saranno accompagnate poesie di Caterina Rosolino
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