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“Perdiamo uno studioso nuovo nello stile e inappuntabile nella tecnica. La sua voce mancherà molto al mondo culturale italiano”

“La scomparsa di Luca Serianni segna un momento di triste riflessione. Inattesa, com’è sempre la morte, apre subito ai ricordi, ai momenti in cui si è avuto il piacere e l’onore di parlare insieme a lui. La prima cosa che mi viene in mente è il centenario di Alberto Moravia ai Castelli Romani, poi tanti altri dialoghi, specie nella sede centrale della Società Dante Alighieri in Roma, di cui Luca era vicepresidente.  Ma è la sua personalità carismatica nell’autentica semplicità umana a incidere nei nostri cuori, il suo metodo di studioso nuovo nello stile e inappuntabile nella tecnica, le sue intuizioni, il contributo continuo nell’esplorazione della Divina Commedia, la forza del filologo che portava avanti la grande tradizione italiana in questo ambito. Grazie per quanto hai dato alla cultura, che certamente risentirà della tua mancanza, caro Luca!”