Mortalità per Coronavirus nel Mondo, Cina, Italia, USA, Africa e India dal 21 gennaio 2020
Grottaferrata, 30 aprile 2020
Mortalità per Coronavirus nel Mondo, Cina, Italia, USA, Africa e India dal 21 gennaio 2020, quando la World Health Organization ha pubblicato il suo primo Situation Report-1.
Il numero totale dei morti nel mondo, circa 210.000, e nelle nazioni più colpite, USA e Italia, mostrano segni di saturazione, e nelle grandi regioni, Africa e India, non ci sono aumenti significativi, anche se in India i numeri stanno crescendo. In Cina, dove tutto è iniziato, non ci sono praticamente più casi, con un solo morto negli ultimi tredici giorni.
L’Italia è ancora al secondo posto al mondo con quasi 28.000 morti, e la distribuzione tra Nord, Centro e Sud è invariata da almeno tre settimane.
Anche se la pandemia ancora imperversa, sembra che la sua virulenza sia in diminuzione almeno ufficialmente. Fonti non ufficiali ma attendibili parlano di 1400 morti in Africa, contro i 900 della WHO, ma le stesse fonti dicono che solo il 20% dei morti per tutte le cause vengono registrati.
La situazione generale è moderatamente positiva, anche se ci sono delle ombre.
Ultimamente è stato trovato che molti dei morti con il coronavirus hanno i polmoni pieni di trombi, ed è già noto che l’incidenza dei trombi polmonari nel mondo possiede le seguenti caratteristiche:
– colpisce di più i maschi che le femmine,
– aumenta con l’età,
– aumenta passando dagli asiatici, ispanici, bianchi, neri.
Questi dati sono in accordo con quanto si conosce al momento sulla mortalità del coronavisus.
Infatti muoiono più maschi che femmine e più anziani che giovani, e le statistiche negli USA, ancora frammentarie, mostrano una mortalità sproporzionata dei Neri rispetto alla loro percentuale nella popolazione americana. Su questo aspetto però si attendono riscontri più attendibili.
Comunque, a causa dei trombi polmonari, è stato deciso negli ospedali italiani di aggiungere al protocollo terapeutico l’EPARINA, classico fluidificante del sangue. Allora per il resto della popolazione, specialmente i più esposti per età, sesso e razza, potrebbe essere utile come prevenzione l’assunzione della comune aspirinetta (cardioaspirina) a stomaco pieno, sempre naturalmente dietro consiglio del medico di famiglia.
Negli ultimi giorni, alcuni esperti medici hanno trovato che i trombi non sono solo nei polmoni ma anche in altri organi del corpo tra i quali i muscoli delle gambe e del cuore.
A pagina 5 sono riportati due grafici della MORTALITÀ (numero di morti con coronavirus per milione di abitanti) in funzione del REDDITO PRO CAPITE per tutte le regioni italiane, e la linea rossa, che è il best fit esponenziale dei dati, mostra che esiste una correlazione tra il coronavirus e la ricchezza. É verosimile che anche la densità di popolazione possa favorirne la diffusione, e allora a pagina 6 essa è graficata in funzione della densità di popolazione, e a prima vista c’è una strana correlazione lungo due diagonali. Allora a pagina 7 la MORTALITÀ è stata riportata in funzione del REDDITO per km2 che tiene conto anche della DENSITA’ della popolazione, e il risultato mostra che esiste una correlazione esponenziale, e la Lombardia è piuttosto isolata con il suo primato del 53% dei morti avendo il 17% della popolazione italiana.
Valle d’Aosta (VDA), Piemonte (PIE), Lombardia (LOM), Veneto (VEN), Trentino (TRE), Alto Adige (ALA), Friuli Venezia Giulia (FVG), Liguria (LIG), Emilia Romagna (EMR), Toscana (TOS), Marche (MAR), Umbria (UMB), Abruzzo (ABR). Lazio (LAZ), Molise (MOL), Campania (CAM), Puglia (PUG), Basilicata, (BAS), Calabria (CAL), Sardegna (SAR), Sicilia (SIC).
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