Monumenti degradati
Nell’ultimo sopralluogo effettuato e come illustrato dalla documentazione fotografica esposta in piazza emerge una realtà gravissima. La struttura del Portico è minacciata dalla cedibilità del terreno e da piccole frane che ne hanno già intaccato la struttura. La parte superiore che funge da tetto è sempre meno resistente ed in alcuni punti questo è venuto meno.
Il Portico presente a Villa Sforza, per esprimersi con un paradosso, rappresenta per i lanuvini ciò che la Torre di Pisa è per i Pisani. L’immagine del portico , insieme ai numerosissimi reperti esposti nei più famosi musei del mondo, simboleggiano il prestigio e la storia di Lanuvio, non a caso sulle brochures, sui siti e in tutto ciò che promuove l’immagine della nostra cittadina è sempre presente in prima pagina la facciata del portico.
Lo stato di abbandono di Villa Sforza e l’utilizzo che l’Amministrazione ne ha fatto è da tempo oggetto di critiche da parte della Lista Civica. La ricchezza culturale e artistica di villa Sforza per ora è servita da scenografia per tornei di beach volley, per concerti di musica africana e per delimitare i confini di un parcheggio.
In un anno e mezzo Leoni e la sua Giunta hanno più volte dimostrato la propria incompetenza in termini di viabilità, urbanistica, ambiente e sviluppo. Hanno mal gestito i flussi di cittadini comunitari e sottovalutato il problema sicurezza. Ora, non curanti ed inoperosi, stanno contribuendo alla cancellazione di una parte della storia del nostro paese.
La Lista Civica Lanuvio per la Democrazia sarà presente sabato 7 e domenica 8 febbraio (ore 8 – 20) in Piazza C. Fontana a Lanuvio per raccogliere le firme da presentare, nell’ambito del progetto bandito dalla Regione Lazio “ Processo di Partecipazione”, al Consiglio Comunale per la manutenzione dell’area archeologica del complesso di Villa Sforza con particolare riguardo alla ristrutturazione del Porticato.
Auspichiamo che il Sindaco Leoni si renda conto del disastro che sta avvenendo sotto la sua gestione e che si impegni da subito a salvaguardare l’anima culturale della storia lanuvina.
Abbiamo sollecitato l’intervento degli addetti ai lavori delle Istituzioni territoriali e del Ministero dei Beni Culturali dai quali ci aspettiamo uno sforzo economico per salvare e rilanciare l’enorme patrimonio storico culturale di Lanuvio e dei Castelli Romani.
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