Monte Compatri. Diciassettesima edizione del Giorno del ricordo
Si è svolto il Convegno “17 edizione del Giorno del ricordo” presso sala Don Bassani in Monte Compatri, con la presenza delle classi terze medie di Monte Compatri, del referente locale Ass. Onlus G. Palatucci, del Presidente A.C.F.I.D.L. e l’Associazione dalmati italiani nel mondo. Il convegno è stato aperto con la dichiarazione di cittadini di Monte Compatri, che frequentarono le classi elementari negli anni 70/80, che gli veniva detto, in riferimento alla tematica, che “la verità uscirà fuori”. Dal punto di vista storico, dopo la II Guerra Mondiale, non si produssero ricerche per ragioni ideologiche su tale questione, una linea geopolitica divideva il mondo in due sfere d’influenza: Unione sovietica e Stati Uniti. Gorizia è stata un esempio tipico della divisione: certe palazzine avevano un’entrata in Italia e un’altra nell’ex Jugoslavia e l’Istria è un esempio di terra di frontiera. L’Italia, con la perdita della guerra, non ha più potere, inizia l’arresto indiscriminato e le foibe, con le truppe titine che volevano l’annessione delle terre in oggetto e poi l’esodo di oltre 300.000 esuli giuliano-dalmati. Delle foibe non esistono elenchi (esecuzioni sommarie, senza processo) e quindi si stima, in base ai censimenti, circa 5-10.000 individui infoibati, dove è presente un archivio di campi profughi e di chi ha avuto assistenza che deve essere ancora ben studiato. L’Italia, tramite l’Opera Pia Pontificia e l’Opera Assistenza degli esuli, ha fornito assistenza alla vita dignitosa tramite il lavoro, dopo i campi profughi che ospitò gli stessi esuli. A Roma è presente e visitabile il Museo Storico di Fiume. Durante il convegno, è stato fatto riferimento al concetto di cittadinanza: esiste il cittadino e non la razza, e citata la persecuzione degli ebrei.
In riferimento a Palatucci (questore di Fiume), funzionario di polizia che fece parte di una rete di funzionari che operò a fin di bene, falsificando anche i documenti di riconoscimento, si è fatta menzione di più di 8.000 persone ricollocate, raggirando le leggi raziali (legge antisemitica). Fu arrestato dai tedeschi per il piano di terra libera di Fiume, Istria e Dalmazia e per l’aiuto agli ebrei e morì nel lager di Dachau. Fu nominato Giusto tra le nazioni ed è stata menzionata la sua beatificazione.
In fine, si è fatto riferimento al gemellaggio tra Monte Compatri e Salona, dove fu pubblicato nel 2021 il libro del gemellaggio che racconta la storia di Salona e di Monte Compatri (progetto finanziato dalla Regione Veneto), dove la zona archeologica della città croata fu denominata Tusculum poiché fu costruita nel sito una casa del guardiano come c’era a Tuscolo per opera del terzo direttore del sito archeologico che visitò Tuscolo. Un altro collegamento è Don Missori che studiò il Carteggio tra il Tommaseo (Croato) e Rosmini.
La legge italiana n.92/2004 istituì il Giorno del ricordo “…al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.”
Foto: immagine di copertina raffigurante il sito archeologico di Salona del libro “LA DALMAZIA VENETO-SALONITANA DEI SECOLI XVIII E XIX”, “Progetto realizzato coi contributi della Regione Veneto L.R. 15/94”, edito da Controluce.
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