MONTE COMPATRI – ANTENNE, “SECONDO L’ARPA SU 32 PUNTI SOLO DUE SUPERANO I LIMITI”
“Sulla base di quanto sopra rappresentato è possibile accertare che i valori del campo elettrico rilevati nel punto di misura 1, 2, 3 e indicati nelle tabelle della sezione risultati sono inferiori ai limiti di esposizione previsti dall’articolo 3 comma 1 del decreto ministeriale 8 luglio 2003”, firmato Arpa Lazio. Su tre aree e 32 postazioni, solo in due di queste i valori registrati sono superiori a quelli di attenzione. Con tutto il rispetto per il lavoro dei comitati, da sindaco per me valgono le rilevazioni effettuate dall’unico ente in grado di fornire misurazioni con valore legale”, dichiara il primo cittadino di Monte Compatri intervenendo nel dibattito sulle emissioni delle antenne in località Montagnola.
“Un bene ricordare la genesi di queste installazioni, iniziate negli anni Ottanta, grave non ricordare che furono proprio i progenitori del centrosinistri a dare il via libera alla creazione di zone destinate a questi tralicci e che per quasi trent’anni nessuno abbia voluto affrontare la problematica, oggi sul nostro tavolo. Ricordo che esiste ancora un ricorso pendente al Tar del Lazio da parte di una emittente radiotelevisiva contro la determinazione regionale di ridurre le stesse emissioni”, aggiunge D’Acuti.
“Per questo, sarebbe opportuno affrontare la vicenda raccontando tutti i fatti; elencando le responsabilità; citando fonti autorevoli e accreditate per le rilevazioni delle emissioni. Perché non si può negare che un amministratore deve coniugare l’esigenza della salute pubblica con quella di servizi. Senza dimenticare che nel sopralluogo effettuato da tecnici del ministero dello Sviluppo economico il 50% delle antenne presenti in località Montagnola non risultano funzionanti”, conclude il sindaco di Monte Compatri, Fabio D’Acuti.
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