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Monografica Giovanni Coda

Monografica Giovanni Coda
Febbraio 21
12:32 2019

FuoriNorma – rassegna ideata e curata da Adriano Aprà 

& 

 V-art Festival XXIII edizione

a cura di Giovanni Coda

 

Presentano
Monografica Giovanni Coda

26 e 27 febbraio

dalle h. 18.00

proiezioni e dibattiti

MACRO ASILO

Via Nizza 138 – Roma

 

Un messaggio “fuori” da ogni schema, dove l’arte diventa strumento mozzafiato per la pace, la tolleranza, la bellezza reale. FuoriNorma al MACRO ASILO dedica una monografia all’opera di Giovanni Coda e ai suoi venticinque anni di cinema sperimentale, libero, film d’autore e di ricerca che (ri)elabora in chiave contemporanea la relazione creativa tra arte, fotografia e immagine filmica, già anticipata dai futuristi, tra fiction e cinema del reale. Dopo la partecipata ed emozionante proiezione del nuovo lavoro di Giovanni Coda, Mark’s Diary, del 1 febbraio scorso, la Sala Cinema del MACRO ASILO ospiterà due opere cinematografiche ed artistiche che affrontano, tra le uniche al mondo, l’omofobia attraverso incredibili storie vere tra ieri (l’orrore dell’Olocausto) e oggi (il bullismo in ogni parte del mondo): i lungometraggi Il Rosa Nudo e Bullied To Death e il cortometraggio Xavier.

 

 

Programma di Fuori Norma al MACRO ASILO

1 febbraio Mark’s Diary h. 18.00 – Sala Cinema

26 Febbraio Il Rosa Nudo h. 18.00 – Sala Cinema

27 Febbraio Bullied to Death h. 18.00 – Sala Cinema

e a seguire il cortometraggio Xavier

 

Alle ore 16 del 26 e del 27 febbraio la Black Room del MACRO ospiterà una video installazione dal titolo di Behind The Scenes (Mark’s Diary & More) curata da Roberta Vanali (curatrice d’arte) Cosimo Morleo (Musicista) e Arnaldo Pontis (Musicista). La performance è composta da 30′ (in loop) di un assemblaggio video fotografico legato ai film, che sono stati selezionati da Aprà per la monografica.

Per il pubblico italiano e romano un’inedita occasione per riflettere e vivere da testimonianze reali la battaglia per il diritto umano a realizzare la propria sfera intellettiva, sociale, culturale, affettiva, intima, sessuale, la propria “nuda” verità, anche per chi sotto ogni profilo è considerato ed etichettato come “diverso” dalla società. Giovanni Coda e la sua opera offrono uno squarcio potente su questo mondo, un viaggio nella terra di mezzo, simbolica e palpitante del cinema come sinfonia visiva, sensoriale, sensuale, tra cinema, danza, fotografia, letteratura. Amori, diritti, ferite, guerre, rivoluzioni culturali (im)possibili da vivere e rivivere insieme.

 

26 Febbraio 

 

Il Rosa Nudo (75’ colore Ita)  

 

“Un film intenso e originale, un punto di vista innovativo su uno degli eventi più drammatici che coinvolsero la comunità omosessuale europea… ispirato alla vita di Pierre Seel ed alla autobiografia scritta in collaborazione con Jean Le Bitoux, uno dei più importanti attivisti per i diritti GLBT in Francia e in Europa. Questo toccante testo letterario non è stato mai tradotto in italiano. Parlare della vicenda traumatica di Seel, significa rimarcare gli orrori compiuti dai nazisti anche nei confronti di chi era schedato come omosessuale. Il rosa nudo si concentra soprattutto su un episodio doloroso e terribile che segnerà per tutta la vita l’emotività di Seel che, all’epoca dell’internamento, aveva solo 17 anni: deportato nel campo di Schimerck, assisterà all’atroce morte del suo compagno”.

“Tra le milioni di vittime colpite dalla follia nazista nel periodo della seconda guerra mondiale il francese Pierre Seel, fu imprigionato nel campo di concentramento di Schirmeck perché omosessuale. Sopravvissuto a questa esperienza terrificante, fatta di torture e umiliazioni, Seel, dopo la fine del conflitto, si è sposato, è diventato padre, cercando di vivere una vita normale. Nel 1982, però, è il primo a denunciare le terribili vicende che lo hanno accomunato a migliaia di altri omosessuali, marchiati come lui con il triangolo rosa: un coming out clamoroso che aggiunge altro orrore all’orrore. Il rosa nudo, prendendo spunto dalla sua autobiografia Moi, Pierre Seel, déporté homosexuel, racconta in maniera teatrale ed evocativa l’Omocausto, soffermandosi anche sulle teorie scientifiche per la cura dell’omosessualità di Carl Peter Veernet, che hanno aperto la strada alle persecuzioni naziste.”

 

 

27 Febbraio 

 

Bullied to Death (75’ colore Ita/USA)  

 

Un film, un documentario, un apologo, una cronaca. Serrata, senza scampo, dolorosa, poetica. 24 ore dure e potenti, nella vita degli adolescenti omosessuali bullizzati a morte dal mondo che li circonda, dalle famiglie, alla scuola, al web. La colpa: essere se stessi, non negarsi, viversi. Il film si concentra sulla vita di un ragazzo di 14 anni che nel 2011 si vota al suicidio, in una società che lo ha gettato nello sconforto, confusa, crudele, ottusa, in capace di porre rimedio ad una violenza in continua ascesa soprattutto nei confronti delle questioni di “genere”. Alla storia di Jamey si legano le storie di giovani gay, lesbiche e trans uccisi o indotti al suicidio in diverse parti del mondo. Il 17 maggio 2071 a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, un gruppo di artisti si ritrova unito in una performance commemorativa che attraversa l’arco dell’intera giornata. Il film è “ovunque”, la sua ambientazione è al contempo indefinita e multipla, universale nel rappresentare tutti i possibili luoghi in cui tali tragedie possono accadere.

 

 

Xavier

20 aprile 2017 avenue des Champs-Elysées.

In un attentato, tra i compagni feriti, il poliziotto Xavier Jugelé perde la vita. Ma l’odio non troverà spazio. Dialogo e tolleranza, l’unica soluzione.

Dietro la cronaca nera e quella divisa c’erano – come sempre in questi terribili casi – sogni infranti e vite incompiute. Come incompiuta fu la storia d’amore e di coppia del poliziotto con Etienne  Cardlels, il suo compagno, che rese una toccante testimonianza ai funerali di Stato. Da quel dolore, però, non nacque alcun odio “perché dialogo e tolleranza sono l’unica strada possibile”.

La straziante storia di Xavier ed Etienne è ora la trama di un toccante corto giocato tra la narrazione privata e la denuncia sociale. In soli sette minuti ‘Xavier’ (con Thomas Grascoeur e Marco Casoli) abbatte molti luoghi comuni: gli omosessuali (e i poliziotti) muoiono come noi, mentre a non morire mai è “l’indifferenza dopo il breve clamore mediatico”. Coda racconta in modo poetico le 12 ore di vita di coppia precedenti all’uccisione, e la disperazione seguente, che culmina con una lettera in cui Etienne dice ai terroristi “non avrete il mio odio”. Un episodio vero (la lettera venne pubblicata fu virale sul web) per una riflessione universale.

Il film mostra l’affetto quotidiano, poi, come in sogno, la morte dell’agente e infine il dramma della scoperta. Una voce fuori campo recita la lettera del fidanzato della vittima, Etienne: “Xavier – si sente – giovedì mattina, come tutti i giorni, sono uscito per andare al lavoro mentre tu dormivi ancora (…). La sera sono rientrato, senza di te, chiuso in un dolore estremo e profondo che non so se un giorno svanirà (…). Prendo a prestito le parole di Antoine Leiris (il marito di una delle vittime della strage del Bataclan, ndR), una lezione di vita che oggi mi protegge: ‘Non avrete il mio odio’. L’odio, Xavier, non ti rappresenta e non corrisponde per nulla al sentimento che faceva battere il tuo cuore.”

 

CREDITS

IL ROSA NUDO (Naked Rose)
Italia, 2013, 70’, b/n-col.
Genere : sperimentale – drammatico – biografia
Regia : Giovanni Coda
Sceneggiatura : Giovanni Coda
Red One Operator: Antonio Cauterucci
Focus Puller : Micaela Cauterucci
Montaggio : Andrea Lotta
Fotografia : Giovanni Coda
Musiche : Irma Toudjian, Les Sticks Fluo, Quartetto Alborada
Narratori : Cesare Saliu, Massimo Aresu
Cast: Gianni Dettori, Italo Medda, Sergio Anrò, Gianni Loi, Mattia Casanova, Francesco Ottonello, Mauro Ferrari, Luca Catalano, Lorena Piccapietra, Assunta Pittaluga, Carlo Porru, Cricot Teatro
Producers : Emilio Milia, Giovanni Coda
Produzione : ReindeerCatSolutions, Labor Cinema, V-Art Festival
Backstage : Claudio Piludu

BULLIED TO DEATH

Ita/Usa – 75’ – colore

Regia : Giovanni Coda

Cast : Tendal Mann, Gianni Dettori, Sergio Anrò, Assunta Pittaluga, Gianluca Sotgiu, Rachele Montis, Simone Aresu, Davide Esu, Nicola Lusci, Mario Melis, Maurizio Ciulla, Fabio Cappelli, Andrea Mammeli, Nicola Onnis, Luna Vignolo, Francesco Testa, Antonello Pisu, Andrea Massa , Marco Concas, Alessandro Pinna, Michelangelo Marras, Lynda Yara, Antonello Poddesu, Alex Asuni, Giacomo Pisano, Federico Proietti, Alberto Chessa, Salvatore Manca

 

Con : Valentina Sulas , Daniele Masu, Luisa Vignolo, Fabio Sanna, Margherita Corrias, Nicola Anardu, Simone Panduccio, Roberto Pettinau, Laura Cubeddu

Voci : Sheri Mann Stewart, Josh Fledman, Tedal Mann

Sceneggiatura : Giovanni Coda

Fotografia : Antonio Cauterucci

Montaggio : Federica Ortu

Colorist : Nicola Contini

Musiche : Irma Toudjan, Marco Rosano, Cosimo Morleo, Arnaldo Pontis, Les Stik Fluo

Coreografie : Giovanna Stancanpiano

Trucco : Alfredo Cittadini

 

 

Executive Producers : Zena film, Fare cinema e arte in Sardegna

Producer : Atlantis Moon Productions

Sound Manager :

Giovanni Carlini (Live Studio)

Pierpaolo Meloni (Audiostudio)

Casting

Andrea Mascia

Marco Oppo

Locations

Teatro Civico – Sinnai

Teatro Adriano – Cagliari

Teatro Piccolo Auditorium – Cagliari

Ex Art – Cagliari

Campidarte – Ussana

Istituto Tecnico Economico Pietro Martini – Cagliari

Life club – Cagliari

 

Con il contributo di:

Regione Autonoma Della Sardegna

Fondazione Sardegna Film Commission

Comune di Cagliari

 

 

Xavier 

2017 – 8’

Regia : Giovanni Coda

Cast : Thomas Grascoeur e Marco Casoli

Musiche : Cosimo Morleo, Arnaldo Pontis, Andrea Andrillo

Produttore : A.c. Labor – Atlantis Moon Production (Italy-Usa)

Produttore Esecutivo : Giovanni Coda

Co-produttori : Marco Oppo, Andrea Mascia

 

 

 

 

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