Monica Affaticati, ultramaratoneta: Lo sport mi regala tante belle emozioni!
Lo sport mi regala tante belle emozioni! Lo sport mi dà coraggio, forza, energia
La pratica di una disciplina sortiva è una grande opportunità per sperimentarsi, per sentiere il proprio corpo, per emozionarsi, per fortificarsi gradualmente con esperienze di riuscita e anche di sconfitta.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Monica (Up & Down Piacenza Natural ASD) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Cosa dà e cosa toglie lo sport? Lo sport non mi toglie nulla o al limite qualche ora di sonno, ma per dormire c ‘è tempo, e mi regala tante belle emozioni!
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? Le emozioni più belle le ho provate alla 100km dello sciacche trail quest’anno a marzo… la partenza a mezzanotte era una grossa novità così come i quasi 6000m di dislivello.
Il 23 marzo 2024, Monica ha corso la “Sciacche Ultratrail 103km”, classificandosi terza donna in 18h20’26”, preceduta dalla polacca Katarzyna Orzechowska 17h50’18” e dalla vincitrice Marta Cunico 16h04’27”. Il vincitore assoluto è stato Simone Corsini 13h15’07”, precedendo Gregorio Aiello 13h20’09” e Jacopo Zuffellato 13h33’32”.
La tua gara più estrema o più difficile? La più difficile la prima ‘Abbots Way’ dieci anni fa… troppa inesperienza… ma la vorrei rifare a distanza di tempo e con più consapevolezza!
Il 23-24 Aprile 2016, Monica ha corso la “The Abbots Way Ultra Trail 125km” in 28h05’33”. Il vincitore assoluto fu lo statunitense Alla Spangler 14h49’17”, precedendo Federico Borlenghi 15h31’08” e Patric Gaspari 15h32’52”. Tra le donne vinse Cinzia Bertasa 16h00’48”, precedendo Grazian Pe 17h28’40” e Laura Ravani 18h40’12”.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Lo psicologo può servire, il 50% lo fa la testa.
Che significato ha per te un podio o personal best? Personalmente do più importanza a un buon crono che a un podio… il podio non è sempre sinonimo di un buon tempo.
Sogni realizzati? Sogni realizzati… il ‘Passatore’ sotto le 11 ore …. per gli stradisti è la 100km per eccellenza… e un bellissimo podio inaspettato ad Asolo!
Il 21 maggio 2022, Monica ha corso la “100 km del Passatore, Firenze-Faenza” in 10h54’39”. La gara fu vinta dal britannico Lee James Grantham 7h03’29”, precedendo Massimo Giacopuzzi 7h19’41” e Giorgio Calcaterra 7h39’36”. Tra le donne vince Eleonora Rachele Corradini 8h29’07”, precedendo Cecilia Flori 8h33’50” ed Elena Fabiani 9h12’42”.
Il 1° luglio 2023, Monica ha corso l’Asolo 100 km in 10h33’49”, preceduta dalla vincitrice Annarita Azzolini 10h29’15”. Il vincitore assoluto fu Massimo Giacopuzzi 7h49’33”, precedendo Marco Visintini 8h26’19” e Christian Hofer 8h30’52”.
Hai sperimentato lil limite nelle tue gare? Secondo me il limite non l’ho ancora sperimentato… avrò una risposta su questo il 12 maggio.
Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? Prossimo obbiettivo la 9 Colli… e la ‘Lavaredo ultra trail (80km)’.
Monica ha intenzione di raddoppiare chilometraggio in gara, il 12 maggio 2024 correrà la ‘Nove Colli Running’ di 202,4km, valida anche quale Campionato Italiano.
Ti ispiri a qualcuno? Non m’ ispiro a nessuno in particolare ma alla gente ‘normale’ che ha voglia di raccontarsi … un po’ come me.
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? Sono fortunata ad avere incontrato ‘compagni di viaggio’ con cui condividere la stessa passione e avere al mio fianco qualcuno (famiglia e compagno) che mi sopporta.
La partecipazione a gare lunghissime è una grande opportunità di scoprire se stessi, persone, ambienti, culture apprendendo sempre dall’esperienza e tornando a casa ricchi di ricordi, immagini.
Gli allenamenti più importanti? Gli allenamenti più faticosi li ho fatti per migliorare il tempo sulla maratona… obbiettivo di stare sotto le 3h30’ centrato a Bologna lo scorso anno e un bel terzo posto di categoria.
Cosa ti spinge a fare sport considerati estremi? Prendere le cose con la giusta leggerezza e incoscienza mi fa pensare che in fondo non sto facendo niente di estremo ed è forse per quello che ho ancora voglia di fare.
Cosa diresti a te stessa di 10 anni fa? Circondati di persone che ti aiutino a brillare, lascia andare chi vuole brillare cercando di spegnerti.
Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? Fortunatamente non ho ancora avuto quella cosa che si chiama ‘crisi’ ma so bene che è sempre dietro l’angolo.
C’è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? È difficile scoraggiarmi quando decido qualcosa… mi è facile trovare (compagno e amicizie) che mi dicano ‘se andrà male sarà comunque un’esperienza’.
In effetti la partecipazione a gare considerate estreme e bizzarre è sempre considerata un’esperienza ricca e intensa, per mettersi alla prova, per scoprire se stessi e gli altri nella fatica, per apprendere dall’esperienza.
In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana? Lo sport mi dà coraggio, forza, energia… citando la frase di una canzone ‘se mi rilasso collasso… mi manca l’aria e l’allegria’.
Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Pensavo di essere una persona più arrendevole e meno determinata… nello sport ho scoperto il contrario.
Lo sport aiuta a fissare obiettivi difficili e sfidanti ma raggiungibili, pianificando allenamenti, avendo fiducia in sé e conoscendosi sempre meglio, fortificandosi e incrementando consapevolezza, autoefficacia e resilienza.
Matteo SIMONE 380-4337230 – 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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