Mondo in Cammino
Ciao a tutte e tutti.
La presente per informarvi che Mondo in Cammino, in data 17 marzo ha subito un forte attacco informatico che ha reso inutilizzabile tutto il grande patrimonio di documenti posseduti nel computer associativo e frutto, fra l’altro, di 30 anni di lavoro e di missioni nelle aree contaminate dal fallout di Chernobyl, nelle terre del Nord Caucaso sede di conflitti e in varie parti d’Italia.
Questo attacco informatico, però, non appare casuale.
Mondo in cammino è una della maggiori associazioni nazionali e internazionali attive nel monitorare il fallout di Chernobyl e di tutto il nucleare, nel denunciare il crimine nucleare che continua e dell’uso bellico di questa tecnologia, nel denunciare la mancanza di rispetto di diritti umani nel Nord Caucaso e in Russia, nel cercare di portare avanti progetti di riconciliazione interetnica ed interreligiosa in Cecenia e nelle repubbliche confinanti, nel realizzare eventi in Italia sulla democrazia dell’informazione con testimoni (di cui una parte proveniente dallo Spazio Post Sovietico).
Fra i paesi che rientrano nelle denunce e nelle attività dell’associazione c’è la Bielorussia, stato dello Spazio Post Sovietico e in cui si è avuto il maggiore fallout conseguente all’incidente nucleare di Chernobyl.
Da indagini svolte da esperti del settore l’attacco pare provenire proprio da una delle regioni bielorusse in cui è più forte l’attività di Mondo in cammino: la regione di Gomel e dintorni
Questo è il primo indizio.
L’attacco a Mondo in cammino segue quello sopraggiunto in Svizzera a Wladimir Tchertkoff, amico del presidente di Mondo in cammino, fondatore dell’associazione “Les Enfants de Tchernobyl Belarus”, autore del film “Le Crime de Tchernobyl, le Goulag nucléaire” e uno dei primi a denunciare l’accordo truffa fra OMS e AIEA in campo nucleare
Questo è il secondo indizio.
La perdita dei dati è incalcolabile. Nonostante la mazzata, Mondo in cammino ha deciso di non arretrare nei passi nei suoi progetti, incominciando dalla prossima missione del 26 gennaio nelle terre terremotate del Centro Italia per dare vita a micropogetti locali (vedere gli sviluppi sul minisito “Non lasciamoli soli”).
Ma l’attacco informatico richiederà, in ogni caso, una nuova gestione informatica da parte di Mondo in cammino.
Mondo in cammino, per scelta etica ha sempre voluto impegnare pochi soldi per la struttura organizzativa e gestionale, con gli annessi e connessi (mai più del 9% del bilancio, con una media del 7%), a tutto vantaggio dei progetti (dal 91 al 93% delle risorse).
Però, adesso, proprio a sostegno dei progetti, è importante attivarsi per vedere di recuperare, per quanto possibile, tutto il grande archivio corrotto e assicurare una costante grande sicurezza informatica per il futuro.
Tutto questo, però, richiede un po’ di investimenti.
Inoltre, Mondo in cammino, da oltre 10 anni, è uno dei maggiori punti di riferimento italiani per chi si occupi di nucleare, di solidarietà verso i bambini e le vittime di Chernobyl, di strategie di pace, di diritti umani. Lo confermano anche i tre siti associativi, fa cui – con milioni di visite l’anno – www.progettohumus.it, il maggiore portale italiano su Chernobyl e il nucleare.
L’attacco informatico ha colpito anche i dati che erano fonte di informazione di questi siti e, quindi, per un po’ l’attività di aggiornamento sarà rallentata.
Bisogna ritornare, pertanto, alla migliore situazione esistente prima dell’attacco.
CHIEDIAMO A CHI CI CONOSCE DI SOSTENERCI IN QUESTO MOMENTO. Due i modi:
– o iscrivendosi a Mondo in cammino, forma preferita (tutte le modalità a questo link: http://www.mondoincammino.org/associazione.php?name=tessera
– o facendo una donazione per cui è possibile richiedere la deducibilità fiscale. Qui le modalità: http://www.mondoincammino.org/altro.php?name=sostieni
Grazie per l’attenzione e scusate per il disturbo!
La segreteria di Mondo in cammino
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