MONCALIERI, EVENTO DI CHIUSURA DELLA MOSTRA HANJI YEON LA CARTA HANJI E GLI AQUILONI
COMUNICATO STAMPA
EVENTO DI CHIUSURA DELLA MOSTRA
HANJI YEON
LA CARTA HANJI E GLI AQUILONI
Opere dell’artista Anna Onesti
Castello di Moncalieri
domenica 1° dicembre 2024 – ore 16.30
Moncalieri (TO), 28 novembre 2024 – Si conclude domenica 1° dicembre al Castello di
Moncalieri la mostra HANJI YEON. La carta Hanji e gli aquiloni. Opere dell’artista Anna Onesti,
promossa dalle Residenze reali sabaude – Musei nazionali Piemonte insieme all’Istituto Culturale
Coreano in Italia per celebrare il 140° anniversario delle Relazioni Diplomatiche tra Italia e
Corea. Allestita nell’Appartamento della principessa Maria Letizia, l’esposizione vede protagonisti 30
aquiloni realizzati in carta tradizionale coreana Hanji dall’artista italiana Anna Onesti che si è
avvicinata all’impiego di questa carta, detta anche “carta dei mille anni”, sin dal 2011, creando
aquiloni, ispirati alla tradizione dell’Estremo Oriente, che si rivelano raffinate opere in carta tinte con
colori naturali.
In occasione della chiusura della mostra, domenica 1° dicembre alle ore 16.30, al Castello di
Moncalieri si svolgerà un incontro con l’artista Anna Onesti che illustrerà alcune tecniche di
colorazione della carta Hanji, con la proiezione di un video girato in Corea sulla tintura tradizionale
con il cartamo tintorio (홍화) e un focus dedicato a questi aspetti attraverso una speciale visita
guidata alle opere esposte.
In Oriente gli aquiloni, yeon (연) in lingua coreana, erano oggetti sacri, strumenti in grado di
collegare la terra e il cielo, gli uomini e gli dei. In Corea, una particolare tipologia di aquilone
chiamata panggumŏng-yŏn (방구멍연) “aquilone con un foro nel mezzo”, ha permesso di realizzare
una struttura costruttiva particolarmente agile. Ancora oggi gli aquiloni conservano un fascino quasi
magico e l’esposizione a Moncalieri ha voluto rendere omaggio ai 140 anni delle relazioni
diplomatiche tra Italia e Corea, con le loro forme e i loro colori in una sorta di incanto tra lo sfarzo di
arredi e apparati decorativi della residenza e l’affascinante leggiadria di queste opere di carta.
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