Minitour dell’Associazione Longalba
Disbrigate tutte le formalità, la prima speciale meta, offerta dall’Associazione, sono state le terme di Cellomaio. Grazie alla disponibilità delle suore Oblate, le terme sono state una vera e soddisfacente sorpresa per tutti, potendo inaspettatamente ammirare quel piccolo tesoro non aperto al pubblico. Le strutture architettoniche, le funzioni dei vari locali, l’utilità delle terme, mostrate e esposte lungo il cammino dei vari cunicoli, hanno fatto assaporare la vita termale romana, tanto che usciti, attraversando il quartiere di Cellomaio, molti riconoscevano arcate, pilastri, cortine rosee che fanno ancora oggi da sostegno e bellezza alle abitazioni ivi sorte. Porta Praetoria è stata la seconda meta, che secondo la guida fa parte dell’Albano ‘distratta’. Recentemente restaurata mostra ancora tutta la sua monumentalità nonostante i secoli trascorsi. La terza meta: il ninfeo domizianeo, trasformato prima in terme e poi in chiesa detta della “Rotonda”. L’originale cupola con occhio, la circolarità della pianta, le quattro nicchie che danno movimento all’insieme, i mosaici a tessere bianco e nero, gli affreschi e le lapidi funerarie hanno attirato l’attenzione e l’ammirazione per la loro peculiarità. Camminando tra il freddo che ancora punzecchiava, il gruppo è arrivato ai maestosi Cisternoni, la grande riserva d’acqua del Castra Albana, tutt’ora funzionante. Particolari emozioni sono state provate quando si andava verso il basso, quasi a contatto con l’acqua sulla quale il sole giocava piacevoli riflessi movimentati. È seguita una inattesa ma gradita sosta sul semicerchio antistante la porta d’entrata: un bel banchetto ricolmo di diversi dolci, ciambelle, crostate, amaretti, tozzetti e una buona bevanda calda ai frutti di bosco, – tutto rigorosamente fatto a casa dalle donne dell’Associazione – che hanno ristorato il corpo e l’animo. Infine le catacombe, la cripta, gli affreschi, i loculi costruiti sul suolo e lungo le pareti del serpeggiante corridoio, le varie testimonianze, hanno immesso negli animi un raccolto silenzio, interrotto all’uscita, quando alcuni affermavano: «quante cose interessanti conserva Albano!» Il mini tour è terminato con la degustazione presso la Vinoteca di Albano. Qui si sono ripresi alcuni filoni di discorsi sorti nel percorso, in una atmosfera di amicizia, che ha fatto trascorrere una domenica culturale e conviviale con la soddisfazione di tutti.
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