Minerva Auctions: Libri, Stampe e Autografi
La nuova vita del mercato delle aste italiane annunciata da una tiepida crescita nel 2014 è ora nel pieno del
suo periodo florido: ne è testimonianza il grande volume di affari che interessa le case d’aste nostrane, che
stanno attraversando tempi più tranquilli in netta ripresa rispetto ai bui periodi di una crisi non del tutto
superata, ma in via di guarigione, almeno in questo ambito.
Un risveglio dovuto in particolare al dinamismo dato dal debutto nell’ambiente di una nuova e più giovane
generazione di collezionisti e venditori, che con i loro rinnovato senso dell’estetica e degli affari hanno
saputo dare una scossa al mercato e assecondare meglio le richieste degli acquirenti.
Una casa d’aste da tenere come riferimento è senza dubbio la Minerva Auctions, caratterizzata da un
personale giovane ma dalla grande esperienza sul campo. Con una serie di ricche e fortunate aste, in
particolare di oggetti e opere d’arte appartenenti a un passato non così lontano, è riuscita a farsi un nome
in pochissimo tempo e diventare prima casa d’aste del centro-sud, casa di riferimento di Roma (dove si
trova la propria sede) e a ottenere un’ottima reputazione internazionale. Un’impresa non da poco, se
consideriamo che si tratta di una casa d’asta fondata solo nel 2012, con alle spalle quindi meno di 5 anni di
attività.
È adesso in programma per luglio la sua prossima asta, la 127 a , nella quale spera di poter confermare il
fortunato trend degli ultimi mesi e riuscire a fare e far fare grandi affari. Il titolo Libri, Autografi e Stampe
poco lascia all’immaginazione: verranno messi all’incanto ben 857 lotti tra stampe antiche, prime edizioni,
litografie, foto autografate e altre meraviglie cartacee.
Tra i lotti che maggiormente possono attirare l’attenzione dei collezionisti, sarà bene ricordare il lotto 619
un’aldina contenente la prima traduzione dell’orazione di Cicerone in difesa di Milone ad opera di Giacomo
Bonfadio e stampata, come gli esperti del genere avranno già dedotto, a Venezia nel 1554, presso la
stamperia degli eredi di Aldo Manuzio, il cui logo impresso in oro è perfettamente conservato sulla
copertina di pelle di vitello del libro.
Altro lotto particolarmente importante è sempre un’opera di Cicerone, questa volta nell’originale latino,
intitolata Epistolae ad Atticum, Brutum, & Q. Fratrem. Il volume, stampato a Lione nel 1548 dalla
fortunata tipografia di Sébastien Grifi, presenta un dorso riccamente decorato da intricatissimi ghirigori e
arricchito da dettagli in oro; le pagine del libro presentano capilettera ornati. Una vera manna dal cielo per
un collezionista attento, ma anche con buone possibilità economiche: il volume è stato infatti valutato tra i
7.000 e i 12.000 euro.
È possibile consultare il catalogo completo dei lotti messi all’incanto sul sito della Minerva Auctions, oppure
attendere il 3 luglio per poter visionare da vicino le opere, fino al primo pomeriggio di giovedì 7 luglio.
Le aste si terranno invece tra il pomeriggio del 7 luglio, a partire dalle ore 15.30, e l’8 luglio, in due tornate
tra mattina (10.30) e pomeriggio (15.30).
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