Mimmo Carlucci, ultramaratoneta: I sacrifici vengono sempre ripagati
Per ottenere qualcosa, raggiungere obiettivi e trasformare sogni in realtà bisogna faticare e fare sacrifici, soprattutto nelle ultramaratone, trovando spazi e tempi per allenarsi.
Molti preferiscono allenarsi all’alba non togliendo tempo alla giornata lavorativa e familiare.
Di seguito l’esperienza di Mimmo attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per le tue ultime ultra: Nove Colli, Passatore, 6h Roma, Soddisfatto? Grazie Matteo, è stato un piacere rincontrarti alla 6 ore di Roma, complimenti anche a te. Sono abbastanza soddisfatto soprattutto della doppietta di maggio: Nove Colli e Passatore…anche se la prima non l’ho ancora sintetizzata e a tutt’oggi non ricordo molto della gara. Non mi sono neanche emozionato all’arrivo dei 200 km… avevo paura di non farcela nel tempo massimo di 30 ore (ci avevo già provato invano nel 2022), i cancelli per me sono stati un enorme ostacolo mentale, però mi hanno rafforzato. Alla ‘Nove Colli’ non puoi permetterti distrazioni devi gestire tutto nei minimi particolari dall’abbigliamento alla nutrizione, dev’essere un meccanismo perfetto (ovviamente parlo per me che non sono un professionista) È stata un’esperienza unica e condivisa (ma non programmata) con l’amico Giuseppe Matteucci e il suo assistente Luca N. che è stato fondamentale soprattutto negli ultimi 10 chilometri. Facciamo parte di un gruppo di Ultramaratoneti ‘Be Different Be Ultra #senonsonomattinonlivogliamo’.
Invece per il Passatore (terza volta) è stata tutta un’altra musica, mi sono emozionato, mi sono divertito con tanti amici e, poi, gli ultimi 30 km in solitaria, solo con me stesso, con Vasco nelle orecchie, sfidando ancora il mio fisico e la mia mente che mi hanno confermato che i sacrifici vengono sempre ripagati, al 99 km foto di rito e finalmente qualche lacrima, condivido al telefono con mia moglie che ce l’ho fatta, arrivando a Faenza felicissimo….
Nella notte tra sabato 13 e domenica 14 luglio si è corsa la quinta edizione della 6 ore di Roma primo memorial Antonio Raso, deceduto lo scorso anno e mio carissimo amico. Ho partecipato per la terza volta non consecutiva alla 6 ore di Roma incontrando sempre bella gente e facendo tratti con alcuni di loro e quest’anno mi è capitato di correre un po’ accanto a Mimmo Carlucci che conoscevo e mi ha confidato alcune sue strane sensazioni alla nove colli running 202,4 km pi ci siamo persi di vista ed eccoci a raccontare la sua testimonianza poi avuta dopo la gara.
Alla 6 ore di Roma Domenico Carlucci ha totalizzato 48,432 km, il vincitore è stato lo spagnolo Marc Gispert Giron 78,063 km, precedendo Tiberio Recchia 74,391 km e Andrea Orsi 69,218 km, tra e donne ha vinto Elsie Cargniel Bergamasco 65,238 km, precedendo la spagnola Saioa Calle Moral 59,244 km e Sonia Scialanca 57,003 km.
L’11 maggio 2024 Domenico ha corso la Nove Colli Running 200,3km in 29h43’57”. Il vincitore è stato Nicola Placucci 22h37’13”, precedendo la prima donna Monica Affaticati 23h56’21”. Completano il podio maschile il francese Yann Verdier 24h49’26” e Maurizio Crepaldi (classe 1957) 25h21’48”. Completano il podio femminile Francesca Scola 26h17’43” e Mariateresa Ferragina 28h03’02”.
La ‘Nove Colli Running’ risulta essere davvero una dura prova con tanti cancelli orari da arrivare in anticipo per non essere fermati e non poter più continuare la gara, complimenti a Domenico per averla completata.
Lo stesso mese, il 25 maggio 2024, Domenico ha corso anche la 100 km del Passatore, Firenze-Faenza in 15h10’56”.
Quali allenamenti e alimenti sono stati fondamentali? Oltre ai 5 allenamenti (collinari) settimanali corsa la mattina e bici in serata e i lunghissimi domenicali con l’Ultra amico Silvio Sassi, sono state fondamentali le ultime sei Ultramaratone fatte prima della Nove colli dove ho potuto testare alimenti e integratori da portare a Cesenatico.
Per portare a termine gare durissime come la 100km e, a maggior ragione, la Nove Colli Running di 200,3 km, bisogna avere tanta motivazione ed essere disposti a fare allenamenti di lunga durata ma bisogna anche sapersi alimentare e integrare in modo da durare a lungo nella fatica dei tanti chilometri da percorrere.
Cosa hai scoperto di più su te stesso? Ho scoperto che sono ancora tutto da scoprire.
Prossimi obiettivi? Partecipare alla UMS Ultra Milano Sanremo 285 km (sto cercando Sponsor e Crew).
Si alza sempre più l’asticella delle difficoltà e dei km da percorrere, dalla maratona di 42,195km si vuol passare passa alla 100km, poi alla 200,3km e poi si vuol correre la Milano Sanremo di circa 285km, davvero sfidante e difficile da organizzarsi, allenarsi, partecipare, portarla a termine nei tempi dovuti.
Sfide? La sfida di quest’anno è di completare il Campionato Italiano di ultramaratone IUTA Italia con una buona posizione in classifica.
Oramai in Italia c’è un bel movimento di ultramaratoneti dal nord al centro e anche al sud Italia e nelle Isole, soprattutto in Sicilia. Gli atleti italiani sono conosciuti in tutto il mondo e sono fortissimi già dagli anni 70-80.
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? I familiari continuano a ribadire che sono matto, invece per mia cognata Maria V. sono un punto di riferimento.
Ti diverti correndo le ultramaratone? Certo che mi diverto, mi ritrovo con tanti matti.
L’ultramaratona è una disciplina molto praticata ultimamente e forma il carattere, mettendosi in gioco e apprendendo dall’esperienza nelle gare più strane e difficili.
Qual è il segreto del successo? Sacrifici – disciplina e perseveranza… e nella testa sempre la frase (impossible is nothing).
Bisogna saperci fare, aver fiducia, crederci sempre per prepararsi organizzarsi, partecipare e portare a termine gare di ultramaratone, considerate a volte anche estreme e pericolose, ma si può fare con attenzione e preparazione adeguata.
Come trovi tempi, spazi e modi per allenarti? Per conciliare famiglia e lavoro l’unico momento della giornata per allenarmi è la mattina prestissimo….
A chi dedichi questa 6h? Ovviamente alla mia famiglia che mi supporta e sopporta.
Come recuperi dopo tutti questi km? Faccio un giorno di riposo e poi bici per una settimana; invece, come alimentazione seguo i preziosi consigli del triatleta nonché nutrizionista Dr. Tommaso Ciccimarra.
Come ti prendi cura del tuo corpo? Massaggi, meditazione, yoga? Faccio meditazione dinamica… esercizi yoga pilates, stretching attivo e doccia fredda sulle gambe… Grazie Matteo… mi auguro di rincontrarti quanto prima.
Bisogna saper prendersi cura di se stessi del proprio corpo e della propria mente, importante è l’alternanza carico di lavoro riposo, possibilmente alternare con altre discipline sportive come bici e nuoto e possibilmente farsi seguire da professionisti allenatori, nutrizionista, psicologi, amici più esperti.
Matteo SIMONE
380-4337230 – 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
https://ilsentieroalternativo.blogspot.com/
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
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