Milioni di pensionati vivono in povertà. Servono azioni concrete”
“Non c’è governo, né partito che non si sia occupato dei pensionati, durante le campagne elettorali, con propositi generosi per abbattere gli steccati tra povertà e opulenza. Guardando i numeri contenuti nel Rapporto INPS 2017 sullo stato delle pensioni a 15 milioni e 500 mila italiani, si nota come circa 6 milioni di questi riceva tra i 300 e meno di mille euro al mese”. A snocciolare numeri impietosi e preoccupanti è Rocco Tiso, portavoce di “Iniziativa Comune”, gruppo di Cooperazione e Proposte, composto da “Radici” (Raggruppamento corpi intermedi nessuno tocchi le radici), “Confeuro” (Confederazione degli agricoltori europei e del mondo) e “Soggetto giuridico” (Organismo di aggregazione intercategoriale e coinvolgimento dei cittadini). Iniziativa Comune analizza l’azione politica in materia di pensioni: “Resta vivo l’entusiasmo dei pensionati, che apprezzano l’impegno del Governo penta-lega-stellato di voler sostenere le categorie dei cittadini, meno facoltosi, ma più realisti, visto che snocciolano il rosario e tirano innanzi con una pensione integrata al trattamento minimo (più o meno 500 euro al mese). Sono gli eroi del III millennio, impegnati ad escogitare trucchi, espedienti, nuove invenzioni, brevetti inediti, per affrontare l’alba con la speranza di intravedere il tramonto. Si tratta degli scampati alle follie dei “tuttologi”. Inimitabili e abilissimi professionisti della comunicazione promettenti indefessi, ma solo via etere! Insomma, indovini e chiaroveggenti più di sventure che di fortune che con il tempo hanno costruito un abisso, tra il reale e l’illusorio. Intanto la processione cammina, tra canti, lamenti, battipetto, inni devoti, anche quest’anno la croce è sulle spalle dei meno vigorosi, che scandiscono i tempi del “coro”. Sono i soldati della terza età che – continua il portavoce Tiso -, vuoi perché disabili, vuoi perché detentori di una pensione da misericordia, spesso vivono, anzi sopravvivono con un pasto al giorno ma cantano tutti consapevoli del peso della croce”.
Iniziativa Comune ritiene invece di riportare luce e squarci di esistenza di anziani che vivono i nostri tempi: “Ci commuove e ci indigna, ad esempio, l’odissea di Nerina, 82 anni, una vita dedicata all’insegnamento, che ha avuto la sfortuna di ammalarsi gravemente. Pur riconosciuta con una invalidità del 100%, si e vista negare l’indennità di accompagnamento. Perché “deambulava”. Una realtà preoccupante che racconta l’Italia del presente e quella del futuro prossimo. Con un’altra “bomba demografica” che sta per deflagrare, con tutti i rischi che comporta: “Alla fine dei prossimi 30 anni – spiega Tiso -, gli italiani saranno circa 3 milioni in meno e gli over 65, oggi sono proiettati a diventare la metà di tutta la popolazione”. Sono numeri Istat emersi ed elaborati per Italia Longeva, che “preconizzano un Paese disorganizzato, ospizio nel quale resteranno pochi giovani costretti a lavorare a più non posso, per sostenere milioni di anziani soli e disabili. Problema nel problema è anche l’organizzazione logistica, pertanto bisogna potenziare le cure sul territorio, per dare una risposta efficace alla fragilità e alla non autosufficienza dei nostri anziani. Già oggi la disabilità in termini di costi è pari a circa 20 miliardi di cui parte vengono affrontati direttamente dagli interessati. “Essere disabile vuol dire avere bisogno di cure a lungo termine” Qualcuno dovrebbe farsene carico! Scavando scavando, i tesori emergono tutti, come la verità prima o poi, viene fuori! E che verità. Sono milioni di uomini e donne, che per non piegare la schiena, forgiati dai sacrifici, dalle sofferenze, ricorrono a trucchi e stregonerie per contenere l’istinto e la voglia di mangiare come un essere umano normale”, chiosano da Iniziativa Comune. E meno male che siamo la settima potenza mondiale.
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