Milano, espulsione di cinque famiglie Rom dal Triboniano
Milano, 4 maggio 2010. Oltre duecento agenti della polizia locale e della polizia di stato sono entrati questa mattina nel campo Rom di via Triboniano, per espellere dal campo cinque famiglie che – secondo le regole fissate nel “Patto di legalità” – si sarebbero rese colpevoli di aver ospitato nei propri container e roulotte alcuni parenti e amici non residenti nel campo. “In base a un regolamento etnico che di fatto è una legge razziale,” commentano preoccupati i co-presidenti del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, “già stigmatizzata dall’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani e dall’intera società civile, bambini, donne e uomini in tragiche condizioni sociali stanno per essere messi in mezzo alla strada con un’azione moralmente e civilmente disumana, discriminatoria, inaccettabile secondo le leggi internazionali che tutelano i diritti fondamentali della persona e delle minoranze”. Gli agenti non consentono agli operatori umanitari – se non a quelli che da tempo collaborano con le Istituzioni locali – di assistere alle operazioni. Alcuni attivisti contestano con sdegno l’accaduto dall’esterno del campo. “Purtroppo gli organismi internazionali deputati alla lotta contro la discriminazione razziale,” prosegue EveryOne, “da tempo allertati da parte della nostra organizzazione e di altre Ong antirazziste riguardo alla situazione di persecuzione istituzionale che colpisce le famiglie del Triboniano hanno scelto finora di non attuare alcuna procedura nei confronti delle amministrazioni che attuano politiche di repressione, apartheid ed espulsione di massa. Da parte nostra, continueremo a denunciare tali gravi abusi, chiedendo che siano aperte procedure di infrazione nei confronti dei perpetratori. L’attuale clima di razzismo e propaganda politico-mediatica contro le etnie emarginate, però, rende il nostro compito assai arduo, mentre risulta altrettanto difficile soccorrere le famiglie vittime da qualche anno di una vera e propria espulsione di massa, famiglie che una volta sulla strada sono sempre più spesso colpite da lutti e drammi umanitari di grave entità”
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