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Mikhail Pletnev

Dicembre 30
11:04 2015

Stagione di Musica da Camera Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Mercoledì 13 gennaio ore 20,30

MIKHAIL PLETNEV

Nella parata di grandi pianisti presenti nella Stagione di Musica da Camera dell’Accademia ci sarà anche Mikhail Pletnev, russo, classe 1957, interprete acclamato.
Ogni concerto di Pletnev è un’esperienza di ascolto unica perché questo musicista sta realizzando, anno dopo anno, un percorso interpretativo personalissimo e che va dritto al cuore della musica eseguita e mercoledì 13 gennaio nella Sala Santa Cecilia alle ore 20,30 lo si potrà ascoltare in programma che impagina il Preludio e Fuga BWV 543 di Bach , la Sonata op. 7 e la Ballata op. 24 di Grieg e le Sonate K 311, K 457 e K 533 di Mozart.
Hanno scritto di lui: “Una conversazione con Mikhail Pletnev rispecchia il suo modo di suonare. Se ne sta lì, zitto, e ascolta. Sembra annoiato dalle solite domande, lui preferisce improvvisare. Se qualcosa non gli piace, è capace di alzarsi e andarsene. Ma se trova qualcosa che gli interessa, comincia a parlare senza sosta, come un fiume in piena, con tonalità costante, ma ricca di musica. Pletnev non parla mai di cose mediocri, è interessato soltanto all’eccellenza”.

Mikhail Pletnev è un pianista acclamato, direttore d’orchestra richiestissimo, compositore raffinato e artista dalla forte personalità che, tuttavia, sfugge a qualsiasi categorizzazione. “Straordinario virtuosismo e inarrivabile sagacia sono i tratti distintivi del suo pianismo che, nel corso della sua sfolgorante carriera di direttore d’orchestra, sembra essere diventato ancor più sinfonico e fantasioso nelle sonorità” (Die Welt). Mikhail Pletnev è nato nel 1957 ad Archangelsk, in Russia e già dalla prima infanzia ha dimostrato di essere in possesso di uno straordinario talento. All’età di tredici anni ha iniziato a studiare al Conservatorio di Mosca. Sempre nella capitale sovietica, nel 1978 ha vinto la Medaglia d’Oro al Concorso Internazionale Tchaikovsky. Da allora ha cominciato a esibirsi come solista e ha collaborato con le più prestigiose orchestre internazionali e con i più importanti direttori d’orchestra. Nel 1989, grazie all’appoggio dell’allora presidente sovietico Mikhail Gorbachov, ha ottenuto l’autorizzazione a fondare la prima orchestra russa a finanziamento privato, la Russian National Orchestra (RNO), che oggi è considerata una delle migliori orchestre del mondo. Inoltre, la RNO durante ogni stagione è protagonista di numerose tournée in Europa, America e Asia sotto la guida di Mikhail Pletnev o di prestigiosi Direttori Ospiti. Nel 1996 si è esibita in occasione del concerto d’apertura dei Giochi Olimpici di Atlanta. Dal 1993 Mikhail Pletnev è legato all’etichetta discografica Deutsche Grammophon. Le sue registrazioni si sono aggiudicate numerosi premi tra cui i prestigiosi ‘Grammy Award’. “Se la musica è modellata dal tempo, per Pletnev il tempo non è un’unità di misura regolata dalla tecnica, ma l’elevata arte dell’infinito, in cui convivono la tensione e il suo scioglimento” (Crescendo, sul ciclo dedicato a Beethoven). Il doppio CD Pletnev – live at Carnegie Hall ha ottenuto un successo straordinario. Il BBC Music Magazine ha definito le interpretazioni di Mikhail Pletnev come “pianismo ai massimi livelli… questa performance basterebbe da sola a garantire a Pletnev un posto tra i più grandi pianisti di sempre”. Mikhail Pletnev ha ottenuto notevole apprezzamento a livello internazionale anche per le sue composizioni: nel 1998, il suo Concerto per Viola è stato eseguito in prima esecuzione mondiale con Yuri Bashmet come solista, riscuotendo notevole successo di pubblico e critica. Le sue trascrizioni per pianoforte delle Suite di Tchaikovsky tratte da Lo Schiaccianoci e La bella addormentata sono ritenute leggendarie. Per i pianisti di tutto il mondo sono considerate un’opera di maestria tecnica. Di recente un giornalista ha scritto di lui: “Una conversazione con Mikhail Pletnev rispecchia il suo modo di suonare. Se ne sta lì, zitto, e ascolta. Sembra annoiato dalle solite domande, lui preferisce improvvisare. Se qualcosa non gli piace, è capace di alzarsi e andarsene. Ma se trova qualcosa che gli interessa, comincia a parlare senza sosta, come un fiume in piena, con tonalità costante, ma ricca di musica. Pletnev non parla mai di cose mediocri, è interessato soltanto all’eccellenza”. Nel 1996 e nel 2002 Mikhail Pletnev ha ricevuto in Russia il ‘Premio di Stato’ mentre nel 2007 gli è stato conferito il ‘Premio Presidenziale’ per il suo contributo alla vita artistica della patria.
Stagione di Musica da Camera
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Mercoledì 13 gennaio ore 20,30
Mikhail Pletnev pianoforte

Bach Preludio e Fuga BWV 543
Grieg Sonata op. 7
Ballata op. 24
Mozart Sonata K 311
Sonata K 457
Sonata K 533

Biglietti da 18 a 42 Euro
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin – Infoline: tel. 068082058

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