MIGLIORA L’ACQUA DI MARINO
MIGLIORA L’ACQUA DI MARINO: GRANDE PASSO IN AVANTI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI
Si stanno svolgendo in questi giorni i lavori di ammodernamento degli impianti idrici di Bosco Ferentano e Camporesi.
Siamo molto soddisfatti di questo risultato che porterà nelle case dei Marinesi un’acqua qualitativamente migliore sotto ogni aspetto.
Qualcuno si è lamentato per la perdita di una caratteristica nota ed apprezzata della vecchia acqua acidula: il suo gusto frizzante al palato.
Quel tratto organolettico dell’acqua, il gusto frizzantino, era in realtà il principale imputato sul piano della salute pubblica e, contemporaneamente, delle casse pubbliche.
Per comprendere appieno la portata di questi lavori, dobbiamo separare i due filoni principali di intervento: salute pubblica e costo delle opere di manutenzione.
Il gusto frizzante, principalmente, era dovuto alla presenza di sostanze acide fortemente corrosive e con un Ph di 5,5. Si tenga presente che la legge considera potabile per utilizzo umano un’acqua con un Ph che rientra in un intervallo tra 6,5 e 9. In poche parole la nostra acqua “frizzantina” era sì buona, ma estremamente dannosa per la nostra salute e per le nostre tasche.
Il forte contenuto di acidi, unito ad una pressione dell’erogazione non costante, ha reso la rete idrica della nostra Città un vero e proprio colabrodo, con costi di manutenzione non più sostenibili e con il continuo rischio di sospensione dell’erogazione causa riparazioni.
Per tutti questi motivi, si è provveduto a miscelare l’acqua di Camporesi con quella del Simbrivio e simultaneamente ad installare dei serbatoi supplementari per garantire una costanza sia della pressione sia per l’approvvigionamento, che in questo modo è meno soggetto a possibili interruzioni per la manutenzione ordinaria o per cause impreviste.
In passato, “l’acqua “buona” di Marino pescata dalla sorgente di Camporesi, non veniva più miscelata e quindi diluita con le acque del Simbrivio e a causa della sua elevata acidità, corrodeva velocemente le tubazioni in ferro, anche all’interno delle case, producendo danni enormi sia alla rete idrica pubblica, sia agli impianti privati. La condotta del Simbrivio, in passato non era nelle disponibilità di ACEA e per questo motivo, per un certo periodo di tempo, l’acqua di Marino è stata pescata solo dalla sorgente di Camporesi. In seguito ACEA divenne il gestore anche del Simbrivio, ma evidentemente per le passate Amministrazioni non era impellente occuparsi della salubrità dell’acqua potabile, era più importante mantenere il consenso elettorale, senza andare a modificare quell’acqua acidula e frizzante che aveva trovato il consenso della popolazione.
Quando questa Amministrazione ha iniziato ad operare, si è accorta della moltitudine di problematiche relative all’acqua e con grande solerzia si è mossa per cercare di riordinare la materia e riparare i danni causati da decenni di disinteresse.
Era diventato imperativo intervenire con urgenza. La tranquilla, per non dire svogliata, sonnolenza delle passate Amministrazioni aveva prodotto un danno enorme evitando di occuparsi di questo spinoso problema. Ci sono voluti ben tre anni di battaglie con ACEA e tutta la determinazione del nostro delegato Flavio Silvestre per riuscire in questa impresa.
Una determinazione ed un amore per il proprio territorio che hanno consentito di avviare finalmente il lavori di costruzione dei degasificatori per “addolcire” l’acqua di Camporesi, tutelando in questo modo la salute, l’efficienza del servizio idrico e le casse, sia comunali sia private. Un acqua così acida riusciva a corrodere in brevissimo tempo non solo le tubazioni di adduzione pubblica, ma anche gli impianti casalinghi, rubinetti e caldaie con costi di manutenzione che lievitavano in continuazione.
Per lungo tempo la nostra acqua è stata oggetto di attenzione particolare da parte di ARPA Lazio a causa delle sue caratteristiche, ma tale interesse, evidentemente, non è stato condiviso dalle precedenti Amministrazioni che hanno costretto i marinesi a bere un’acqua, a termini di legge, non potabile e dannosa per l’organismo umano, in particolare quello dei bambini.
“A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre”, recita un vecchio adagio popolare; allora si potrebbe anche ipotizzare che in passato si conoscesse il problema e che non si sia voluto intervenire per non creare disappunto nell’elettorato. L’Amministrazione che ho l’onore di guidare, prima di pensare ai voti, pensa alla salute di tutti i Cittadini!
L’intervento deciso che ho intrapreso nella Conferenza dei Sindaci ha sortito l’effetto che mi ero riproposto: aumentare la qualità della nostra acqua a tutela della salute di tutti. Contemporaneamente mi sono battuto per far aumentare il volume totale del prezioso liquido riversato nelle condotte che alimentano Santa Maria delle Mole, fortemente penalizzata in passato da una gestione politica che non aveva battuto ciglio quando ACEA aveva deviato il 75% del flusso totale verso Pomezia.
Oggi posso finalmente affermare che siamo riusciti a mettere in cantiere una serie di progetti, grazie anche alla collaborazione di ACEA, per risolvere i seri problemi di approvvigionamento idrico che da anni colpivano una parte importante del nostro territorio.
Il primo risultato di questa azione sinergica è l’inaugurazione dell’impianto di Camporesi, ammodernato e potenziato, al quale seguiranno nel corso dell’anno altre importanti opere per consentire ai cittadini di Marino di non avere più problemi legati alle forniture idriche.
Il link sottostante è del video dell’inaugurazione di Camporesi
https://www.facebook.com/ComuneMarino/videos/773484783290088
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