Mezzogiorno dell’animo: Poesia e narrativa
Poesia e narrativa. Il tema del dolore è ricorrente si può dire in ciascuna lirica, ora diretto ora riflesso; vi fa da riscontro una scrittura elevata in senso lessicale, come ‘Disillusa certezza infranta | da Goccia su lorìca estesa’ (Incompleti ideali, v. 8-9), idonea a neologismi coniati per talune occasioni: ‘rantola pestato | tra egofonie rapite’ [corsivo nostro] da Interlunio, vv. 5-6. Sotto il profilo metrico, rilevati certi ritmi regolari secondo necessità, le rime appaiono casualmente o quasi, da segnalare perciò una non comune rima antonimica: ‘Un’alchimia d’altruismo | in elementi d’egoismo’ (La magia del suono, V,1-2).
Il dolore è diviso in sezioni e può risultare perfino ‘scherzoso’, come nella sezione Gli scherzi del dolore ove la composizione intitolata Anagrammatico, fedele al titolo, anagramma alla fine di ciascun verso la parola cerino, che diventa: ceroni | cornei | creino | incero; e questo mantenendo il significato, sia pur metaforico. Lo stile rigoroso si delinea spesso su una tematica dark, e vi compare la morte, il senso di disfacimento, ma anche di una religiosità profonda; e la scrittura in verità contraddice una eventuale continuità monocorde, poiché l’inventiva svela ‘paesaggi inediti’ poeticamente parlando. Il prosimetro del dolore, settima parte del libro, riporta tre racconti che confermano la scelta del soggetto generale; dei tre il primo Un giorno, una mosca, per caso risale al 2003 ed è già apparso ‘su più riviste e antologiche’: la visuale davvero particolare rimanda al dilemma del sogno di Tobia (Bol. XIII,26) e colpisce per la ‘psicologia’ con cui è condotta; Il vecchio si riporta sulla linea ‘oscura’ del degrado, nell’ineluttabile ciclo delle esistenze; il terzo (Quasi autunno, ma estate) diviso in due parti, ci dà un suggerimento prezioso: ‘Vivere liberi, con equilibrio, senza mai dover morire dentro’: come si vede, un superamento della condizione precaria o di corruzione dei corpi. C’è infine la traduzione operata dallo stesso Pietrangeli al Madrigal de la muerte di Francisco De Icaza. In Appendice viene illustrata una singolare iniziativa di ‘poesia in bicicletta’: patrocinata da diversi comuni, è un percorso ciclo-poetico probabilmente unico nel suo genere. [Fonte: Literary.it]
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