MEZZO SECOLO DALLA FONDAZIONE DEL MUSEO CIVICO DI ALBANO LAZIALE
Il Museo civico di Albano Laziale è stato istituito mezzo secolo fa, nel settembre 1973, con la denominazione di Museo Preistorico-Storico Albano Laziale.
Si è trattato di un’iniziativa fortemente voluta da Pino Chiarucci, che è stato il fondatore del Museo e che lo ha diretto fino al pensionamento.
L’istituzione del Museo ha rappresentato il coronamento di un sogno di un gruppo di appassionati di storia locale e di archeologia composto, oltre che da Pino Chiarucci, da Alfredo Canzonetti, Vincenzo Lolli, Trieste Modugno, Alfonso Pacetti, Aldo Tomarelli (vedi foto). I promotori dell’iniziativa hanno contribuito a formare il primo nucleo di reperti e documenti con generose donazioni. Molte altre persone si sono mobilitate: tra queste Pietro Dionisi, Claudio Lacchei, Fabrizio Lolli, Silvano Petrocchi.
La prima sede del Museo, in cui vennero esposti in particolare reperti frutto delle campagne di scavo dirette da Pino Chiarucci con il sostegno del Gruppo Archeologico Latino, fu ospitata nei locali della Chiesa del Cuore Immacolato della Vergine Maria di Villa Ferraioli.
Nel 1983 il Museo è stato trasferito nel Casino Ferraioli, l’attuale prestigiosa sede.
Nel corso degli anni il Museo ha svolto un ruolo centrale nella vita culturale di Albano Laziale attraverso molteplici iniziative: attività di ricerca, di formazione di giovani archeologi e di pubblicazione di libri didattici e di articoli su prestigiose riviste scientifiche, un intenso programma didattico per le scuole cittadine, visite ai monumenti di Albano anche con il sostegno dell’Associazione Amici del Museo.
Un dovuto riconoscimento va reso a Pino Chiarucci che, con grande passione, ha pilotato la “sua” barca anche in periodi in cui ha dovuto superare onde avverse create da amministratori comunali non particolarmente disponibili ad attribuire al Museo l’importanza che meritava.
L’amministrazione comunale ha deliberato di svolgere, nel mese di dicembre 2023, una serie di manifestazioni per il cinquantesimo anniversario del Museo: la realizzazione di un logo ad hoc per le celebrazioni, un convegno sul ruolo dei Musei civici, una mostra sul patrimonio archeologico, una mostra di foto e documentazione sui cinquanta anni del Museo.
Sarebbe opportuno che questa fosse l’occasione non soltanto per celebrarne i successi, ma anche per programmarne con decisione un rilancio negli anni futuri assegnando alla struttura le necessarie risorse professionali ed economiche, che negli anni più recenti sono state decisamente insufficienti, nel quadro di un chiaro e condiviso disegno di politica culturale della città.
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