Ho messo la sveglia per la rivoluzione… ma quale rivoluzione?
Un momento di tensione politica invade la Francia: numerose sono le manifestazioni contro la riforma del lavoro proposta dal governo Valls; chi sono i principali ideatori di queste mobilitazioni? I giovani! Soprattutto i liceali che non hanno paura di scendere in strada per farsi ascoltare da coloro che dovrebbero rappresentarli.
Differente invece è il comportamento dei giovani italiani di fronte ad un problema analogo; quante volte noi studenti italiani ci troviamo in situazioni che vorremmo cambiare e/o migliorare ed il nostro atteggiamento è apatico?
Il nostro problema è proprio questo: l’apatia.
Invece di scendere in strada per farci ascoltare, preferiamo restare a casa e lamentarci, aspettando e sperando in un miglioramento, senza sapere che non ci sarà nessun progresso finché non ci sveglieremo.
Ma dov’è finito quello spirito di gruppo e quella voglia di cambiare il mondo dei ragazzi italiani del ’68? Si è forse perso nel consumismo degli anni ‘80?
Nel ’68 sono riusciti ad occupare tutti gli atenei italiani, eccetto la Bocconi, in un mese e noi che disponiamo dei più moderni e tecnologici mezzi di comunicazione non riusciamo neanche ad organizzare un’uscita di gruppo.
I mezzi li abbiamo, i motivi ci sono, la vera domanda è : «Ma lo vogliamo cambiare veramente il mondo?».
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