Mentre tutto il Lazio soffre la siccità l’aeroporto di Ciampino continua a funzionare completamente ad acqua potabile.
L’aeroporto di Ciampino funzione interamente ad acqua potabile: dalla pulizia delle piste, degli aerei, dei pavimenti e di qualsiasi altro uso industriale, fino al dare da bere agli oltre 5 milioni di passeggeri che ogni anno lo attraversano, tutto viene fatto esclusivamente con l’acqua potabile fornita dall’acquedotto ACEA.
Lo sconvolgente utilizzo dell’acqua potabile è emerso nei documenti della valutazione ambientale in corso presso il ministero dell’ambiente, dove viene valutata l’ammissibilità del Masterplan (piano di sviluppo fino al 2044) dall’aeroporto.
Alle domande dei cittadini presentate nella fase delle “osservazioni del pubblico” Enac ha risposto confermando che, contrariamente a quanto avviene nell’aeroporto di Fiumicino, l’impianto aeroportuale di Ciampino non dispone di alcuna fonte di acqua industriale non potabile e utilizza esclusivamente l’acqua dell’acquedotto pubblico. Inoltre il già discutibile Masterplan non prevede affatto la modifica di questa situazione.
Un’altra prova della scandalosa inadeguatezza di questo centenario aeroporto che, oltre ad essere costruito in mezzo alle case ed essere enormemente inquinante per gli abitati di Ciampino, Roma e Marino, è responsabile anche del drammatico spreco di una risorsa strategica come quella dell’acqua potabile
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