Meningite,”: cittadini chiedono solo prevenzione”
“Nel sostenere anche noi quanto è stato affermato da autorevoli esponenti del mondo sanitario sul fatto che non ci sia bisogno di creare alcuna psicosi sui casi di meningite, siamo altresi fermamente convinti che la prevenzione sia un tassello fondamentale per la medicina. Quella prevenzione che nel Lazio è stato pubblicizzata, a spese dei contribuenti, addirittura con il presidente Zingaretti ripreso mentre effettuava la vaccinazione contro l’influenza. Cosi facendo, in passato è stato possibile debellare alcune malattie ( pensiamo al vaiolo o alla poliomelite). E ciò che i cittadini chiedono ora è proprio quella precauzione, contro la meningite, che la regione non riesce a garantire tramite una adeguata organizzazione. Infatti, era molto prevedibile che, visto l’ampio risalto dell’opinione pubblica, ci sarebbe stata una corsa al vaccino da parte dei cittadini, che peraltro pagano per questo. L’amministrazione Zingaretti doveva realizzare, come minimo, una giusta programmazione per gestire l’afflusso. Invece, non solo quotidianamente ci sono disagi, basti pensare che oggi al poliambulatorio di via Dina Galli in zona tufello val melaina, alle due di notte c’erano già 180 persone circa in attesa dell’apertura degli uffici alle otto. File di ore che molto spesso risultano vane con i cittadini costretti a tornare nei giorni successivi, a causa della mancanza di personale. Ancora più singolare è stato che la stessa asl rm1 abbia comunicato, attraverso internet, di aver terminato le dosi di vaccinazioni nel suddetto ambulatorio:
“AVVISO IMPORTANTE: INFORMIAMO I CITTADINI CHE IL CENTRO VACCINAZIONI DI VIA DINA GALLI HA TERMINATO LE DOSI DI MENINGOCOCCO ACWY. In alternativa può essere somministrato il vaccino contro meningococco C o ci si può rivolgere agli altri centri vaccinazione.(http://www.aslrma.com/auslromaa/index.php? option=com_content&view=articl e&id=46:vaccinazioni-in-eta- evolutiva-0-18-anni-4-distrett o-2&catid=45:vaccinazioni& Itemid=147)”
Per non parlare della sospensione dei vaccini obbligatori per i bambini, esavalente e prevenor 13, che debbono necessariamente essere effettuati entro i primi tre mesi di vita e che naturalmente sono stati sospesi a causa del notevole numero di persone. Ora, fermo restando quanto dichiarato da autorevoli esponenti del mondo sanitario che confermano di non creare nessun allarmismo, era quanto meno prevedibile, vista la risonanza che la stampa e la TV hanno riservato su questa patologia, che si verificasse una corsa al vaccino. Ora, o il Presidente Zingaretti insieme alla Direzione Regionale della Salute è in grado di poter organizzare e programmare un servizio minimo di assistenza, o è meglio che ci eviti comunicati e prediche e ne tragga le giuste conseguenze
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