“Meglio lasciar perdere”
L’Associazione Cantiere Musicale di Toscana presenta lo spettacolo “Meglio lasciar perdere” di e con Andrea Muzzi, in scena al Piccolo Jovinelli dall’8 al 20 aprile.
Competizioni, gare, occasioni mancate, categorie di vincenti e perdenti, questi gli argomenti presenti nello spettacolo, che racconta di quanto sia difficile vivere la vita da vincenti, sempre sulla cresta dell’onda, del ruolo da protagonisti, […] il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco massima, l’imperativo è vincere […] per dirla alla frankie hi- nrg mc in “Quelli che Benpensano”. A differenza del perdente temprato dalla sconfitta, il vincente è impreparato ed incline a soccombere di fronte ai fallimenti, sfinito dalle continue competizioni e gare in cui si ritrova a partecipare per essere il migliore e per non sfigurare. Il perdente all’opposto, invece, abituato com’è ad inciampare ed a rialzarsi, è sempre pronto a combattere le sue battaglie a testa alta, a rimettersi in gioco, a vivere in maniera invincibile.
Muzzi racconta: […] Quando ero bambino avevo i soliti miti di eroi vincenti… Zorro, Chinaglia, Giacomo Agostini… Ma non capivo niente, perché gli eroi, credetemi, sono un’altra cosa… Lo sapete chi è Eric Moussambani? Ve lo dico io! Giochi olimpici di Sidney 2000! Gara dei 100 metri stile libero. Tra gli atleti c’è lui: Eric Moussambani, classe 1978 della Guinea equatoriale. Ai bordi della vasca c’erano i migliori nuotatori del mondo e tra loro c’era anche Eric Moussambani, uno che sei mesi, dico sei mesi prima delle olimpiadi…NON SAPEVA NUOTARE!!! Infatti quando questo poveraccio si tuffò, cominciò subito ad annaspare, si attaccò ai cordoni, ne tirò via due o tre. La gente dagli spalti diceva: “oh, che stile di nuoto ha questo?” Alla fine tre spettatori si tuffarono e lo salvarono. […]
Lo spettacolo, rappresenta una grottesca carrellata di “eroi perdenti”, ironicamente raccontata da un Muzzi definito da alcuni critici il nuovo Benigni, un artista mai scontato, mai banale, pronto a raccontare le emozioni che animano la vita delle persone, lontano da quella imperante volgarità tipica del nostro tempo.
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