Mazzano, storia di un crocevia
Antichi percorsi spirituali e del potere
A vederlo dall’alto si capisce subito perché Mazzano Romano fu costruito proprio lì, su uno sperone di tufo a picco sulla valle: una posizione facilmente difendibile e vicino al fiume. L’antico abitato conserva ancora l’impianto urbanistico medievale, con una struttura elicoidale fatta di vicoli che seguono le pieghe della rupe vulcanica.
La valle del fiume Treja fu abitata già da epoche antichissime. Le prime presenze risalgono all’età del bronzo, circa 1400 anni a.C. La storia di Mazzano inizia con gli antichi insediamenti falisci. Della loro presenza rimangono diverse necropoli, che hanno restituito importanti reperti. Probabilmente il nome deriva da Matius, il nome di una famiglia romana che abitava nella zona. Durante tutto il medioevo e fino al rinascimento diventa un punto di un certo rilievo nella rete delle vie di pellegrinaggio. Oggi, passeggiando nel borgo, non è difficile intravedere diversi elementi architettonici decorativi: bifore, capitelli, modiglioni, cornicioni con stemmi. Elementi che ci raccontano un passato importante, in cui il borgo era caratterizzato da edifici anche di rilievo.
Su tutto rimane un’aria immota che trasmette calma e serenità. Lo scalpiccio dei passi risuona tra i vicoli, in basso nella valle le acque scorrono sempre uguali da secoli, tutto intorno il cielo è terso e l’aria frizzante. Non sempre appare così evidente che sia passato più di un millennio da quando questo posto è stato abitato.
Scritto da Roberto Sinibaldi
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