Matteo Nocera, ultrarunner: Vinco ancora e questa volta sono 76km
Matteo Nocera, affacciatosi mondo delle ultramaratone mette a segno due vittorie in gare di 6 ore. Buona la prima alla Reggia di Caserta e buona anche la seconda 6 ore delle Carrere. Le sue parole post gara sono: “Vinco ancora e questa volta sono 76km. Contento di aver conquistato 2 vittorie su 2 ultra nella mia Regione. Forza sud dedicata a mia moglie.”
Parole commoventi di un ultrarunner che non corre solo per se ma anche per la sua terra e la sua famiglia sempre a seguito.
Dopo averlo conosciuto in occasione della maratona di Roma, non potevo che fargli alcune domande per cogliere le sue impressioni post gara che riporto di seguito.
Ciao Matteo, complimentissimi, se ti va ho qualche domanda per te, com’è andata? Soddisfatto? “Ciao Matteo. Sì soddisfatto. Ma se imparo a gestire meglio…! Ho vinto anche la seconda… 76.800 ma devo imparare a partire più regolare. Le prime 4 ore a 4.12 poi ovviamente ho risentito… molto caldo percorso duro, un anello di circa 1400m, 700 in salita da un lato e l’altro in discesa. Duro. Ma la condizione migliora…! Soddisfatto.”
Importante è vincere, importante è essere soddisfatti, importante è migliorarsi per continuare a far bene e a impegnarsi per obiettivi più ambiti, sfidanti e difficili ma non impossibili.
Hai sofferto, momenti critici, problemi? “Ho sofferto solo in verità dalla 5a ora alla fine, ho pagato le prime 4 ore con una media di 4.16 su un percorso molto duro.”
La gara a volte non regala niente, si tratta di percorrere chilometri e chilometri di strada che possono includere salite e discese, sempre andare avanti per totalizzare più chilometri e meritarsi il premio finale della vittoria o della podio o di aver concluso la gara come si voleva.
Avevi abbigliamento e integrazione idonei, ti è mancato qualcosa che non avevi considerato? “Tutto ok rifornimenti abbigliamento ecc.”
Matteo giocava in casa, correva nei luoghi a lui cari, aveva a disoszione l’aria e il clima di casa, coccolato e servito a dovere.
Pensieri, sensazioni, emozioni, prima, durante, dopo la gara? “Pensieri? Pensavo alle sensazioni del mio corpo a come gestire al meglio e fare più km possibile.”
Importante focalizzarsi sia sulla gara, sul gesto atletico, ma anche diventa importante focalizzarsi su se stessi, sul proprio corpo, monitorarsi dalla testa a piedi, monitorare sensazioni interne, comprendere come ci si sente, come si sta andando, come continuare a far bene.
Organizzata bene la gara, percorso, ristori, premiazioni? “Gara organizzata veramente bene.”
Tifo, sostegno, famiglia, amici, com’era? “Sì la famiglia e il presidente del mio team sono venuti fin dall’inizio.”
Cambia qualcosa dopo questa prova? “Beh diciamo che adesso proverò ancora a migliorarmi.”
Prossime gare, obiettivi a breve, medio, lungo termine? Poi penseremo al Passatore. Domenica se recupero sarò a Corato. Come mi dicesti tu…. un passo alla volta. Grazie sei sempre gentilissimo.”
Vero, si costruisce un passo alla volta la performance, mattone su mattone, allenamento su allenamento, gara su gara si costruiscono vittorie e performance, così come si può ambire a un posto in Nazionale se ci sono i numeri, questo si vedrà con il tempo opportuno, con le prossime gare.
Per approfondimenti sul fantastico, sorprendente, bizzarro e straordinario mondo degli ultrarunner è possibile consultare il mio libro dal titolo “Ultramaratoneti e gare estreme”, Prospettiva editrice
http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento