Matilde Vigna in Una riga nera al piano di sopra al Teatro Tempio di Modena
Teatro Tempio
Viale Caduti in Guerra, 192 – Modena
dal 29 marzo al 10 aprile 2022
da martedì a venerdì ore 20.30
sabato ore 19.00
domenica ore 16.00
Una riga nera al piano di sopra
(monologo per alluvioni al contrario)
di e con Matilde Vigna
aiuto alla regia Anna Zanetti
dramaturg Greta Cappelletti
progetto sonoro Alessio Foglia
costumi Lucia Menegazzo
disegno luci Alice Colla
produzione ERT/ Teatro Nazionale
durata 1 ora
Dopo il debutto al Teatro delle Moline di Bologna, Una riga nera al piano sopra (monologo per alluvioni al contrario) di e con Matilde Vigna va in scena al Teatro Tempio di Modena dal 29 marzo al 10 aprile (da martedì a venerdì ore 20.30, sabato 19.00 e domenica 16.00) nel cartellone di ERT / Teatro Nazionale.
Lo spettacolo, prodotto da ERT, segna il debutto alla regia e alla drammaturgia di Matilde Vigna. Nel 2015 si è diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino sotto la direzione di Valter Malosti; nel biennio 2015-16 ha partecipato al Corso di Alta Formazione di ERT guidato da Antonio Latella da cui è nato Santa Estasi, Premio Ubu 2016 come miglior spettacolo e migliori attori under 35 a tutto il cast.
Nel 2019 ha ricevuto il Premio Ubu come miglior attrice o performer under 35 e di recente, il 28 febbraio 2022, il Premio Eleonora Duse come attrice emergente (menzione d’onore).
Domenica 8 maggio alle ore 22.30 lo spettacolo Una riga nera al piano di sopra andrà in onda su Rai Radio3 nell’ambito di Presente/Futuro. Nuove scritture per la scena italiana. Una rassegna dedicata alla nuova drammaturgia, che vede coinvolte con alcune tra le più importanti istituzioni teatrali.
Una riga nera al piano di sopra mette in scena una riflessione sulla perdita, sul possesso, su quello che resta. La storia dell’alluvione del Polesine del 1951 abbraccia la storia di una donna adulta, che tra separazioni, cambiamenti, traslochi, mutui, ci racconta di un’alluvione al contrario, piena di case, oggetti, possibilità di scelta. Un monologo sullo sradicamento volontario e involontario, sugli eventi che ci cambiano la vita, sulle persone che ci vengono in soccorso.
Autunno 1951: piove. La piena del Po rompe gli argini e il Polesine diventa un enorme lago di 70 chilometri quadrati. Si fugge senza poter scegliere cosa portare, si torna per ricominciare.
Autunno 2021: piove. Una donna è alle prese con l’ennesimo trasloco, scandaglia le stanze e decide di portare via tutto. Tutto quello che ha.
Nel suo monologo Matilde Vigna intreccia le due storie, la tragedia naturale e quella personale: da una parte perdita, smarrimento, fuga e dall’altra separazioni, traslochi e mutui.
È davvero possibile perdere tutto?
Fare i conti con questa paura e con quello che non possiamo prevedere è il centro dello spettacolo: a partire da uno studio appronfondito sull’alluvione e attraverso le parole di chi aveva vissuto allora il disastro viene portata in scena la storia di una donna di oggi che guarda al suo di disastro, personale e generazionale, e cerca nuove possibili strade.
Matilde Vigna è nata in provincia di Rovigo nel 1988. Dopo la maturità scientifica e la laurea magistrale in Relazioni Internazionali, nel 2015 si è diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, sotto la direzione di Valter Malosti.
Nel biennio 2015-16 ha partecipato al corso di Alta Formazione di ERT / Teatro Nazionale diretto da Antonio Latella da cui è nato Santa Estasi, il progetto-maratona conclusivo del percorso, Premio Ubu 2016 come miglior spettacolo e migliori attori under 35.
A teatro ha collaborato con Valter Malosti (Arialda, Antonio e Cleopatra), Antonio Latella (Santa Estasi, Aminta), Leonardo Lidi (Spettri, Qualcuno che tace: il teatro di Natalia Ginzburg, La casa di Bernarda Alba), Michele Di Mauro (Causa di beatificazione), Liv Ferracchiati (La tragedia è finita, Platonov), Pier Lorenzo Pisano (Senet) e altre compagnie indipendenti.
Nel 2019 ha ricevuto il Premio Ubu come miglior attrice under 35 e di recente il Premio Eleonora Duse come attrice emergente (menzione d’onore).
A partire dal 2020 si è avvicinata all’audiovisivo, al podcast e alla lirica.
È stata parte del gruppo scelto dal Teatro Bellini di Napoli per il progetto Zona Rossa, che ha visto gli artisti chiusi in teatro per 76 giorni (20/12/2020 – 05/03/2021).
Informazioni e prenotazioni:
Prezzi dei biglietti € 15 / 6
Biglietteria Teatro Storchi – Largo Garibaldi 15, Modena
Orari apertura al pubblico: da martedì a sabato dalle 10.00 alle 14.00; martedì e sabato anche dalle 16.30 alle 19.00
biglietteria@emiliaromagnateatro.com | modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it
Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021
Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00
È possibile utilizzare i biglietti in formato elettronico: acquistando biglietti on-line o telefonicamente si riceverà una conferma via mail che potrà essere utilizzata per entrare in sala senza necessità di passare dalla biglietteria.
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