Maternità San Camillo priva di scale e uscite di sicurezza
“Puerpere, neonati, familiari, lavoratori a rischio nel padiglione Maternità del San Camillo, privo di scale di sicurezza e di uscite che consentano la rapida evacuazione in caso di incendio. Come e quando pensano di risolvere i vertici aziendali e i responsabili della sicurezza?” Lo chiede il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “L’elemento che desta sconcerto è lo sbarramento delle porte di accesso e/o uscita poste sul retro del padiglione, all’altezza del parcheggio che confina con lo Spallanzani. Più volte si è parlato della realizzazione di una scala di sicurezza, per cui ci fu perfino uno stanziamento regionale che non si sa che fine abbia fatto. Non vorremmo che tale inerzia fosse funzionale a uno sciagurato progetto di cui si vocifera da anni, consistente nello smantellamento del padiglione con contestuale trasferimento, e riduzione di reparti e servizi, in altra sede dell’ospedale. Attendiamo perciò rassicurazioni dalla direzione aziendale perché nel nosocomio in cui gli incendi sono più che frequenti non si può, per le inadempienze gestionali, mettere a rischio la vita di tante persone, specie le più fragili come le mamme e i neonati”, chiosa il presidente
“Puerpere, neonati, familiari, lavoratori a rischio nel padiglione Maternità del San Camillo, privo di scale di sicurezza e di uscite che consentano la rapida evacuazione in caso di incendio. Come e quando pensano di risolvere i vertici aziendali e i responsabili della sicurezza?” Lo chiede il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “L’elemento che desta sconcerto è lo sbarramento delle porte di accesso e/o uscita poste sul retro del padiglione, all’altezza del parcheggio che confina con lo Spallanzani. Più volte si è parlato della realizzazione di una scala di sicurezza, per cui ci fu perfino uno stanziamento regionale che non si sa che fine abbia fatto. Non vorremmo che tale inerzia fosse funzionale a uno sciagurato progetto di cui si vocifera da anni, consistente nello smantellamento del padiglione con contestuale trasferimento, e riduzione di reparti e servizi, in altra sede dell’ospedale. Attendiamo perciò rassicurazioni dalla direzione aziendale perché nel nosocomio in cui gli incendi sono più che frequenti non si può, per le inadempienze gestionali, mettere a rischio la vita di tante persone, specie le più fragili come le mamme e i neonati”, chiosa il presidente
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