MATERA: UNA MOSTRA PER CELEBRARE LA CAPITALE DELLA CULTURA
MATERA: ARTE, MARIO D’IMPERIO PARTECIPA A “2019 ARTISTI UNICI”
UNA MOSTRA PER CELEBRARE LA CAPITALE DELLA CULTURA
Mentre fervono i preparativi a Matera per l’inaugurazione dell’anno della Capitale della Cultura, una mostra, organizzata nello studio d’arte “Il Comignolo” nel Sasso Barisano, ne anticipa i festeggiamenti. L’esposizione, “2019 Artisti unici”, curata da Nicola Lisanti, si propone di creare un momento di alto profilo artistico e culturale, in cui “passato e futuro diventano contemporaneo” e prevede la partecipazione dei più affermati artisti, provenienti da diverse regioni d’Italia: Magdalena Asteri, Giovanni Cafarelli, Mario Colonna, Bartolomeo Conciauro, Grazia Donatelli, Nicola D’Imperio, Antonio Giannini, Antonio Laurelli, Nisio Lopergolo, Felice Lovisco, Giuseppe Miriello, Massimo Nardi, Antonio Pace, Marta Salonna, Pietro Paolo Tarasco e Luigi Basile.
Tra gli altri partecipa anche l’artista Mario D’Imperio con una sua ceramica a grande fuoco inedita, che anticipa la grande mostra “Burning – anima e memoria nei volti di donna”, curata da Maria Italia Zacheo, che avrà luogo ad aprile a Matera, con meta – fotografie di Fabrizio Borelli e opere di Mario D’Imperio.
Mario D’Imperio è nato a Matera ed attualmente vive a Roma. Dagli anni ottanta, accanto alla sua professione di medico, ha svolto un’intensa attività artistica, partecipando ad oltre 100 mostre d’arte personali e collettive. Nel 2000 ha realizzato 14 formelle in ceramica per il Santuario quattrocentesco di Pozzo Faceto a Fasano. E’ stato insignito nel 2012 del prestigioso “Premio Personalità Europea” in Campidoglio a Roma durante la “42 Giornata d’Europa”. Recentemente ha ricevuto a Porto Potenza Picena il “Premio Sant’Anna Speciale della Critica” e il “Premio Nazionale Natiolum”, ai Bastioni di Giovinazzo. Le sue opere pittoriche ad olio e acrilico e le sue ceramiche a terzo e a grande fuoco sono state raccolte e recensite nei seguenti cataloghi: “L’angelo e il giudizio. Opere 1999 – 2000” (Grafischena Fasano – 2000), con introduzione e versi di Rosa Maria Fusco, “Percorsi 1980 – 2002” con contributi critici di Rosa Maria Fusco, Antonio Lotierzo, Livia Semerari e Sara Torquati, “Il rosso e l’arancio 2005 – 2007” (Cimer – 2007) e “Mario D’Imperio” (Lithos editrice – 2015) a cura di Emanuele Pecoraro, con contributi critici di Pierfrancesco Campanella, Loredana Finicelli e Beatrice Mastrorilli e versi di Aldo Bagnoni e Paolo Di Caprio.
Ha inoltre partecipato alla realizzazione del docufilm “I love… Marco Ferreri”, diretto da Pierfrancesco Campanella, con degli interventi sull’uso della luce e del colore nelle pellicole del celebre cineasta milanese. Alcune sue opere pittoriche sono state utilizzate per le locandine cinematografiche di “28… ma non li dimostra” e de “La città d’acqua”, diretti da Emanuele Pecoraro e di “I love… Marco Ferreri”, diretto da Pierfrancesco Campanella.
Le sue opere, che hanno come soggetto molto spesso la femminilità, denotano ironia e superamento della moltiplicazione dei volti, proposta in passato dalla pop art. Ma se quelle immagini erano replicate spesso all’infinito in copie piu’ uguali a se stesse, utilizzando chiavi pittoriche, fotografiche e pubblicitarie, qui i volti sono volutamente stilizzati in un fumetto quasi umoristico e proposti utilizzando le chiavi artigianali della pittura e della ceramica, contrapposte alla produzione industriale di molta arte contemporanea.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2019.
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